L'asta del charleston

Lo scopo dell'asta del charleston è, naturalmente, reggere i due piatti, e permettere al batterista di aprirli e chiuderli a piacimento, usando il pedale. Questo potrebbe bastare, se l'unica regolazione di cui si ha bisogno è quella dell'altezza. Potresti però addirittura ignorare l'esistenza dei vari dispositivi che vengono analizzati in questa pagina.
Come per il
pedale per la cassa, cercherò di esaminare tutti quelli che ricordo. Iniziamo dalle parti basse. Da ora in avanti per charleston si intende "asta per charleston"
LA CONNESSIONE
Come per il pedale per cassa, possiamo trovare una singola asticella per i supporti economici, un sistema davvero poco stabile, considerando anche che la stessa vite che blocca l'asticella spesso non è fissata bene alla base del charleston. Tutti gli altri dispongono di una coppia di asticelle a sezione circolare, una per lato, che bloccano più che bene la base della piastra. Consulta la stessa sezione dei
pedali per cassa per una spiegazione più approfondita.
Ad oggi non ho ancora visto un asta per charleston con base metallica come connessione.
LA PIASTRA
Di solito, la piastra è fissata al poggiatacco e alla catena. Solo pochi charleston dispongono di un sistema per regolare la distanza dal poggiatacco alla piastra, cambiando così la superficie totale di appoggio per il piede (utile per piedi enormi - come il mio 49...) e cambiando così l'inclinazione dell'intera piastra, come spiegato nella stessa sezione dei
pedali per cassa .
LA TRAZIONE

Potrebbe sembrare poco interessante, poiché la maggior parte dei charleston dispone della classica catena, ma questa potrebbe essere, invece, una delle parti più "tecnologiche" di tutto il charleston. Oltre alla catena, sono disponibili charleston con
sistemi di leve (destra) o dispositivi simili, che ci permettono di regolare l'altezza della piastra.
Altri dispongono invece di carrucola (sinistra), che richiede metà della forza (ma anche un movimento due volte più ampio), e permette la regolazione dell'altezza della piastra.
Non é finita qui. Alcuni affermano che, con qusti sistemi di trazione, e soprattutto con la classica catena, il movimento seguirà l'arco naturale che percorre la piastra, spostandosi leggermente in avanti quando questa viene schiacciata.
La Mapex ha perciò introdotto un nuovo sistema, davvero avveniristico: la catena non è collegata direttamente alla piastra,ma ad una camma (destra), che convertirà il movimento della piastra in un perfetto movimento verticale, impiegando il 100% dell'azione del piede. Comunque, questi sono solo dettagli: sicuramente riuscirai a suonare con un normale charleston economico a catena altrettanto bene che usando questo sistema, stanne certo... Forse questo dispositivo è più importante per la diversa risposta, sicuramente più morbida, che da' al piede.
LE GAMBE
Solo due cose di cui parlare:
- Piedini girevoli a punta/in gomma: con questo sistema potete scegliere anche delle punte come base di appoggio per il vostro charleston invece della solita gomma, in funzione della superficie su cui monterete il vostro "armamentario". Può essere una caratteristica utile, ma certo non può condizionare un acquisto. L'asta per charleston di questa immagine ne é un esempio;
- Gambe girevoli (destra)
: questo è invece una caratteristica indispensabile, se suonate con un doppio pedale. Avrete infatti la necessità di girare le gambe per poter sistemare molto meglio il pedale sinistro (o destro per i mancini) accanto al pedale del charleston. Se il vostro charleston non ha le gambe girevoli, provate a cercare (se presente) la vite che blocca le gambe all'asta, e rimuovetela: così, quando allenterete la chiavetta delle gambe per regolarne l'altezza, potrete anche girarle a piacimento.
É meglio certamente acquistare aste per charleston con gambe rinforzate, ma esistono ottime e robuste aste anche a gambe singole.
Regolate l'apertura delle gambe in modo che il poggiatacco tocchi il suolo, o perderete controllo, e qui anche il charleston migliore sul mercato sarebbe inutile. Insomma, se avete visitato la sezione sul pedale per cassa, forse avrete capito che una condizione indispensabile per suonare decentemente è che le piastre di tutti i pedali (singoli per cassa, doppi, di charleston... per campanaccio!!) facciano un unico movimento: da sopra a sotto. Nessun gioco laterale o di torsione.
REGOLAZIONE DELLA TENSIONE DELLA MOLLA
Questo controllo, presente solo sui charleston di un certo livello, permette al batterista di cambiare la tensione della molla interna per una migliore risposta al proprio "drumming": più è tesa, maggiore forza servirà per chiudere i piatti. Di solito è una manopola, posta nella parte medio-bassa dell'asta. A volte dispone di regolazioni già pronte. Comunque, questo dispositivo (come le varie metodologie di
trazione) non è indispensabile, soprattutto se si é appena comprata la prima batteria. In ogni caso, se é presente questa ulteriore possibilità di regolazione, é bene fare varie prove per trovare la tensione che più si addice al proprio stile.
IL SUPPORTO DEL PIATTO INFERIORE

Nella paggior parte delle aste per charleston, il piatto inferiore poggia su un dischetto di feltro, alto circa un centimetro, uguale ai comuni feltrini portapiatto. Alcuni produttori dotano i loro charleston di supporti migliori, in gomma (immagine), che hanno solo tre punti di contatto con la campana del piatto, permettendogli di suonare più liberamente. Se il tuo charleston non è perfettamente orizzontale, il piatto di sotto non toccherà uniformemente il piatto di sopra, e il suono non sarà pulitissimo. Per evitare ciò, puoi inclinare il piatto nella direzione che vuoi e di quanto è necessario, mediante la "vite" piazzata sotto il supporto (guardate nuovamente l'immagine). Questa muoverà un dischetto metallico piazzato sotto il supporto, che cambierà l'inclinazione del piatto inferiore. Regolate la vite affinché i due piatti siano paralleli.
IL FERMO

Il suo scopo è di bloccare con fermezza il piatto superiore all'asta in metallo che esce dal charleston (se vi piace tenere i pezzi alti, sono disponibili in commercio delle estensioni, di circa 10 cm, di questa astina interna). Il fermo nell'immagine dispone di un buon dispositivo per mantenere costante la presa sul piatto (e che quindi permette di bloccarlo o di lasciarlo più libero). Molti fermi economici dispongono di un unico dado, che si svita sempre (soprattutto se non è stretto), lasciando cadere il piatto: quando questo succedeva con la mia prima batteria ero costretto a fermarmi, o a suonare sul ride. Se questo capita anche a te, dovresti avvitarlo molto stretto all'asticella, o meglio, comprane uno nuovo.
ACCESSORI UTILI PER DOPPI PEDALI/CASSE

Se usi una
doppio pedale o una doppia
grancassa (che bella cosa!),
probabilmente ti chiederai come fare a suonare il charleston chiuso mentre hai entrambi i piedi occupati per una o due casse. Il modo più facile per farlo è un piccolo accessorio, che costa da 20 a 30 mila lire, e che in Inglese si chiama
drop clutch, in Italiano, "fermo che lascia cadere", o roba del genere. Questo dispositivo (immagine a sinistra), è attaccato all'asticella del charleston al posto del fermo normale, che quindi non serve più, e ha una grande leva, che, quando viene abbassata mediante le mani o le bacchette, libererà il piatto superiore dalla presa, facendolo cadere su quello inferiore. La cosa interessante è che il piatto superiore tornerà ad essere attaccato al fermo, semplicemente premendo il pedale del charleston... geniale, secondo me.
Se invece pensi che premere una leva sia una cosa troppo impegnativa da fare, prima di suonare una parte a quattro casse di Terry Bozzio (no, non le suona tutte contemporaneamente...), e ti puoi permettere un secondo paio di piatti per charleston, puoi comprare un supporto per piatti per charleston chiusi, un semplice attacco che puoi mettere ovunque, a qualsiasi asta (di solito sulla destra, dalle parti del ride). Naturalmente nulla vieta di usare un secondo paio di charleston anche nelle parti a una sola cassa.
Se, invece, sei un fan di Cozy Powell e usi due casse (potresti darle in affitto a qualche extracomunitario per la notte...), potresti aver notato che passare dal pedale della cassa sinistra al charleston non è così facile, perché le gambe del charleston non ti permettono di posizionarlo troppo vicino alla cassa, e sono anche un fastidio per il movimento del piede. La risposta a questo problema è un semplice raccordo per il charleston (foto), che lo collega, con le gambe chiuse, al cerchio della cassa sinistra, vicino al pedale.
Infine, se hai bisogno di un secondo charleston, ma hai anche la necessità di controllarne l'apertura, la soluzione é un charleston remoto: in questi "accessori" (a giudicare dal prezzo accessori non é il terminne adatto) non c'è l'asticella interna, ma un cavo metallico, che collega il pedale ai piatti. Schiacciando il pedale, si controlleranno i piatti, dovunque essi siano. Guardando la foto probabilmente avrai le idee più chiare. Di solito anche questo sistema è usato da chi usa una doppia cassa, e la base (il pedale e il supporto cilindrico da cui esce il cavo) può essere ancorata al charleston normale con un apposito connettore. Questo per evitare che se ne vada a spasso per il palco durante un concerto...