Il pedale

Non c'è nessun'altra meccanica in una batteria che si possa regolare e personalizzare tanto quanto il pedale. Questo perché un unico modello deve soddisfare le esigenze di tutti i batteristi, che lo regolano secondo le loro preferenze, per ottenere il massimo in fluidità, velocità e risposta. Ogni ditta fornisce pedali con varie regolazioni, alcune indispensabili, altre accessorie, ma tutte utili. Nuovamente, il consiglio è di cercare un buon pedale, anche se più costoso: un pedale "serio" sarà più fluido, ha più regolazioni e dispositivi e soprattutto è molto più robusto di uno economico. Cercherò di analizzare tutti i particolari di questo pezzo spesso sottovalutato, elencando tutti i gadget che ho visto fino ad ora, anche se una lista completa sarebbe impossibile.

LA CONNESSIONE

Funzione: collegare fermamente la piastra al corpo centrale del pedale.

Ci sono tre tipi di connessione, in ordine di affidabilità: una singola asticella, una doppia asticella, e una base metallica.

Il peggior pedale con cui un batterista può suonare, cioè quello normalmente in dotazione con le batterie super-economiche (mezzo milione o anche meno), ha una connessione davvero instabile fra il poggiatacco (la parte della piastra che tocca terra) e il corpo centrale, solo un'unica schiacciata asticella metallica. Questo è un sistema molto molto fragile, perché:

  • l'asticella è attaccata al poggiatacco solo con due viti, che si svitano continuamente;
  • l'asticella è fermata, sul corpo centrale, dallo stesso sistema che attacca il pedale al cerchio della cassa, che non riesce a fare bene ne' l'una ne' l'altra cosa.

Per questo, la piastra non toccherà perfettamente terra, e sarà sempre storta da un lato rispetto alla grancassa. Così usare il rimbalzo sarà impossibile, l'azione del piede non sarà trasformata in movimento del battente, facendo perdere il controllo dei colpi e del TEMPO. Una conseguenza pessima ma inevitabile per un sistema di connessione davvero poco affidabile. Non comprate mai un pedale del genere; se già lo avete, buttatelo e compratene uno nuovo (come ho fatto io, che ho cambiato il mio orribile pedale Thunder con un doppio pedale Yamaha DFP 780); se state morendo di fame e non avete soldi, bloccate in qualche modo il poggiatacco al suolo (inchiodatelo!!), o... non usate la grancassa (cosa ne pensate di prenderla a calci coi vostri anfibi??). È impossibile suonare con simili pedali, credetemi...

particolare delle asticelle lateraliFortunatamente, quasi tutti i pedali hanno una connessione più stabile: due asticelle cilindriche, una per lato: queste si fissano al pedale infilandosi in due appositi fori (guardate la foto accanto). Con questo sistema si eviteranno molti problemi e la connessione dovrebbe essere solida; comunque, se la piastra dovesse ancora muoversi, si potrà ovviare a ciò creando spessore nei fori, per esempio con della carta.

pedale con solida base metallica Molti pedali costosi dispongono di una base in acciaio. Il poggiatacco é fissato stabilmente a questa, che é a sua volta tutt'uno con il corpo centrale del pedale. Questo sistema di connessione é da preferire ai due precedenti, poiché elimina definitivamente ogni movimento indesiderato, permettendo il trasferimento diretto di tutta la spinta del piede sul battente. Il pedale Mapex qui accanto ne é uno splendido esempio (a parte il discutibile color zabaione...).Alcuni pedali Yamaha (le ultime due serie) dispongono di una base ricurva, per una maggiore stabilità su ogni superficie.

L'ATTACCO AL CERCHIO DELLA CASSA

Funzione: bloccare fermamente tutto il pedale al cerchio della cassa

vite laterale per l'attacco alla cassaL'attacco di solito é una ganascia piatta che schiaccia il cerchio della cassa contro la base del pedale, per fissare quest'ultimo alla cassa. Questa ganascia può essere controllata da una vite posta direttamente sopra di essa, e quindi sotto la piastra del pedale (guarda la foto di sopra): un posto scomodissimo da raggiungere se non si è un contorsionista! Per fortuna, molti nuovi (e più costosi...) pedali dispongono di una più accessibile vite laterale, che controlla la ganascia con un sistema di leve (foto a destra).

LA PIASTRA

Funzione: trasferire l'azione del piede sulla catena.

pedale Pearl con piastra ad inclinazione regolabilePiù che la forma, bisogna considerarne la stabilità. Una parte critica della piastra è la giuntura fra la parte mobile e il poggiatacco. Se questa non è buona e "fa gioco", si perderà una parte dell'azione del piede in indesiderati movimenti laterali della piastra. Tuttavia la giuntura deve essere sì stabile, ma non deve presentare molto attrito. Per questo i modelli di punta di tutte le grandi marche di pedali (come i Tama IronCobra, i DW 5002, quelli Mapex e quelli Yamaha, e anche i Pearl e Gibraltar) dispongono di cuscinetti a sfera, per una massima fluidità.
I nuovi pedali Pearl dispongono del PowerShifter, un pratico sistema che permette di spostare il poggiatacco avanti e indietro sulla base, cambiando l'inclinazione della piastra e quindi il feeling del pedale (immagine a sinistra).
particolare delle punte antislittamento Quasi tutti i pedali sono provvisti, ai lati, di due punte che possono fuoriuscire a piacere, per evitare che il pedale si muova (foto a destra). Queste punte sono particolarmente utili per il pedale sinistro del doppio pedale.
La piastra del pedale dovrebbe avere dei rilievi, per assicurare una certa aderenza sul pedale (utile anche se suonate scalzi, o con stivali da sporchi di fango...).

LA MOLLA

gruppo-molla ben progettatoFunzione: tirare indietro il battente e fornire resistenza all'azione del piede.

Questo è uno dei dispositivi più importanti del pedale. La sua giusta regolazione da' al batterista il rimbalzo e la resistenza che vuole.
Oltre ad alcuni dispositivi accessori ma non indispensabili, una caratteristica davvero interessante è il dispositivo che permette di cambiare l'angolo del battente e della piastra (nell'immagine il dispositivo é indicato dalla freccia). Si svita l'apposito dado e lo si riavvita quando si trova la giusta inclinazione per piastra e battente. Combinando questa regolazione con una tensione della molla adatta al proprio stile, si può ottenere qualsiasi risposta possibile dal pedale. Alcuni pedali hanno due molle, una per lato: non c'è regola a riguardo. Nell'immagine a sinistra, oltre al suddetto dispositivo, é evidente la connessione della molla, direttamente in linea col dispositivo, il che assicura una maggiore fluidità e attriti minori rispetto ai pedali economici.

LA TRASMISSIONE

Funzione: trasferire il movimento della piastra al battente.

particolare di una doppia catena di trasmissioneLa maggior parte dei pedali dispone di una catena. Una doppia catena é molto più robusta e non si torce facilmente come una singola. L'alloggiamento, la parte tondeggiante su cui la catena poggia, può avere i denti, oppure può essere completamente liscio.
Esistono anche varie versioni dell'alloggiamento (per esempio, l'accelerator della Tama e l'Eliminator di Pearl), che forniscono una diversa risposta del pedale alla fine della corsa del battente per questioni di geometria della camma (può essere di varie forme, per esempio ellittica, oppure con l'asse decentrato). particolare di un pedale con trasmissione a cinghiaAlcuni pedali consentono di spostare la catena su tre posizioni, per variare l'inclinazione della piastra senza cambiare l'angolo del battente. C'è anche un'altro modo di collegare la piastra al battente: semplicemente una cinghia, al posto della catena (foto a destra). Alcuni batteristi la preferiscono alla catena per la sua particolare azione.

IL BATTENTE

Funzione: colpire la pelle della grancassa.

battente cilindrico economico, tutto feltrobattente con + materiali e formeDi solito il battente è un cilindro duro ricoperto da uno strato di feltro bianco (immagine a sinistra). Alcuni buoni pedali dispongono di un battente con due, tre o quattro superfici di diversi materiali (feltro, plastica, gomma, legno...) e diverse forme (foto a destra), per scegliere facilmente quella che da' il suono e il timbro che si desidera. Questi battenti sono anche acquistabili a parte, e quindi si possono montare su qualsiasi pedale. Alcuni pedali dispongono poi di un contrappeso sull'asticella, asportabile, in modo tale da personalizzare ulteriormente la risposta del pedale, a seconda della sua posizione.



I doppi pedali

il doppio pedale DWNiente può aggiungere la stessa profondità ad una canzone come una parte di doppia cassa. Suonare con due grancasse, però, oltre a essere antieconomico e scomodo, comporta anche altri problemi: bisognerà attaccare il charleston ad una grancassa (la sinistra, per i non-mancini), e non bisogna dimenticare che è difficile accordare due grancassa allo stesso modo.
Le soluzioni a questi problemi vengono date dal doppio pedale. Capirne il funzionamento è molto semplice: il pedale principale (destro; sinistro per i mancini) sarà attaccato alla grancassa (una sola cassa) ed avrà due battenti indipendenti. Il battente destro é controllato dallo stesso pedale destro, il sinistro è controllato dal pedale sinistro, che viene piazzato alla destra del charleston.il doppio pedale Iron Cobra Il pedale sinistro, così, non avrà un battente montato su se' stesso, ma, mediante un'asta telescopica, collegata al pedale principale, controllerà il proprio battente (cioè il sinistro del pedale destro). Nella prima immagine vedete il doppio pedale DW serie 5000, nella seconda invece c'é l'Iron Cobra di Tama: due fra i doppi pedali più usati. Di solito, tutti i buoni pedali singoli, possono essere usati come pedale "secondari" (sinistro) di un doppio pedale, cosicché le caratteristiche finora analizzate per i pedali singoli valgono anche per i doppi pedali . L'unica cosa di cui ci si deve accertare, è che l'asta telescopica NON FACCIA GIOCO. Significa che ogni movimento della piastra sinistra deve essere trasmesso al battente, e non deve perdersi in imperfezioni meccaniche. L'asta, oltre a essere telescopica, permette un posizionamento libero del pedale sinistro, naturalmente entro un certo raggio d'azione. Di solito il pedale sinistro ha le due punte retrattili di cui si parlava a proposito della piastra. Alcuni pedali "secondari" dispongono di una molla sul lato destro, per meglio regolare la resistenza del proprio battente.
Per dei consigli sullo studio del doppio pedale, visitate la sezione apposita

Buona pedalata!

ANATOMIA DELLA BATTERIA


CASSA

RULLANTE

TOM

PIATTI

PEDALE

ASTA HI-HAT

ASTE PIATTI

REGGIRULLANTE

REGGITOM


UTENTE


Login:

Nome utente:

Password:

login automatico: