Il rullante

disegno di un rullante
Questo pezzo è, per la maggior parte dei batteristi, il più importante del set. La sua caratteristica è la presenza della cordiera, che gli da' il suo caratteristico suono squillante e luminoso. Rispetto alla cassa e ai tom (che sono in genere di legno), il fusto del rullante può essere in diversi materiali. Questa differenza di materiali, combinata con una serie di diametri e profondità, le varie pelli che puoi usare, l'accordatura, le sordine e la tensione della cordiera, ci da' un impressionante gamma di suoni. Il diametro di questo tamburo è di solito di 14", ma può anche essere 13", 12" e 10" la profondità va da 8" a 3.25" (ricorda: più il tamburo è grande, più grave sarà il suono).

NEL PASSATO

Gli Arabi sono stati probabilmente i primi ad introdurre la cordiera a questo tamburo, nel VII secolo. Queste cordiere erano in fibre animali e vegetali. Nel 1332 a Basilea (Svizzera) fu fondata un associazione di maestri di rullante, per lo studio del tamburo militare. Nel XVI secolo, le cordiere (fatte in budello di animale) iniziarono a essere poste sotto la pelle risonante, e nel 1837 nacquero le prime viti per regolare la tensione, che rimpiazzarono le cinghie. Il reggirullante fu inventato nel 1898 da Ulysses Leedy. Nei primi venti anni del XX secolo furono introdotte le prime cordiere in metallo e furono inventati i primi dispositivi per regolare la tensione della cordiera.

I MATERIALI

Generalmente, i rullanti in legno danno un suono più profondo e risonante (più armonici), mentre quelli in metallo enfatizzano le frequenze medio-alte, dando un suono meno profondo ma più aggressivo. Ci sono anche materiali sintetici, che danno un suono più scuro, o rullanti fatti esternamente in metallo, ma internamente di legno.

Vediamo quali legni vengono usati maggiormente:

rullante in acero

Acero: caldo e risonante (sinistra)

Mogano: caldo, leggermente più scuro e secco, dal suono corposo e lungo
rullante in betulla

Betulla: questo legno produce un suono "equalizzato naturalmente" - enfatizza cioè le alte e basse frequenze (destra)

Esistono anche rullanti in altri legni esotici, come ciliegio, quercia, noce...
Passiamo ora ai metalli più usati:
rullante in acciaio

Acciaio (sinistra) e Alluminio
rullante in alluminio(destra): luminoso, articolato, uniforme risposte in frequenza e ampio raggio tonale, con un ottimo attacco, grande proiezione
rullante in ottone

Ottone: possiede il raggio tonale più ampio di tutti, con una grande risposta, sensibilità e chiarezza alle alte frequenze (sinistra)
rullante in rame

Rame: suono molto puro, con pochissimi armonici (destra)


Il fusto (eccetto per i metalli) è di solito fatto da più strati: diverse pellicole di legno (di solito da 4 a 8) sono messe insieme per formare il fusto. Lo spessore del fusto dei rullanti in metallo è invece dato in mm.
Alcuni rullanti (per esempio alcuni modelli Pearl) permettono addirittura di cambiare il fusto, per aumentare le possibilità sonore senza cambiare il tamburo. Non so se, però, questo sia più economico di acquistare un secondo rullante... Sicuramente, con questo sistema, si aumenterà di molto la risonanza del tamburo, perché non ci sono i blocchetti montati sul fusto, che sarà libero di vibrare.

LA CORDIERA

la cordiera del rullanteIn ogni canzone, di qualsiasi genere musicale, si può riconoscere con certezza il tipico suono del rullante (mentre spesso, soprattutto nei fill, il suono della cassa può confondersi con quello dei tom). Questa potrebbe essere una contraddizione, per il fatto che il rullante ha il raggio tonale più ampio di tutti gli altri tamburi. Ciò che quindi rende particolare questo tamburo, come già accennato, è la cordiera metallica (foto a destra) posta sotto la pelle risonante (la pelle di sotto), che gli fornisce il suo tipico suono. Se si "disattiva" la cordiera con la levetta (foto in basso, su un rullante Pearl in ottone), come sicuramente tutti i batteristi sapranno, questo tamburo perderà il suo caratteristico suono. Si può regolare (abbassando la levetta e girando la manopola) la tensione della cordiera per meglio adattare il suono ai propri gusti. Se essa viene tirata, sarà più pressata contro la pelle risonante, il suono sarà più nitido e pungente, secco e definito; al contrario, se la cordiera viene allentata, il suono sarà più aperto e risonante, ma anche meno definito. la levetta per tendere la cordieraLa cordiera di solito è bloccata, dalla parte opposta della levetta, da due viti che bloccano un cordino (foto in alto) o una fascetta di plastica, ad essa collegata. In caso di bisogno (o, necessariamente, in un eventuale cambio della cordiera), si potranno svitare per regolare meglio la tensione. La maggior parte delle cordiere è fatta da 20 fili. Si possono acquistare anche cordiere a 14 fili, o a 40: questo raddoppio nel numero non duplica l'azione del rullante, ma gli fornisce un suono più "bagnato".

ANATOMIA DELLA BATTERIA


CASSA

RULLANTE

TOM

PIATTI

PEDALE

ASTA HI-HAT

ASTE PIATTI

REGGIRULLANTE

REGGITOM


UTENTE


Login:

Nome utente:

Password:

login automatico: