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Pedali cassa, fluidità ed (eccessive) regolazioni

Per parlare di pedali, aste, rack, e tutta la ferraglia del genere.

Messaggioda dr zoidberg il dom dic 10, 2017 10:42 pm

Ciao signori è da molto che manco dal forum, ma al momento sono un batterista con sindrome da frustrazione da pedale e ho bisogno di pareri.. suono su un Eliminator singolo dal 2005, e credevo fosse tutto ok. Ho cambiato nell'ultimo anno un po la mia impostazione sullo strumento ed ho faticato più volte per ritrovare il giusto feel.
Ora, quando mi metto su un set qualunque che non sia il mio, con pedali più "scadenti", magicamente fila tutto liscio... un dw 9000 di un amico invece, avendolo lui settato molto specificamente per lui, non mi camminava proprio. E vabbè, è ovvio.
Ora, la mia domanda è.. non è che i pedali con troppe regolazioni (camme, slittamento della piastra, posizione della catena ecc.) magari arriva un punto in cui non riesci più a trovare un feel naturale ?
Un pedale di fascia media, o magari a catena singola, secondo voi potrebbe essere una scelta utilizzabile a livello pro? Scusate la prolissità.

Un saluto
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Messaggioda Drumsac il mar dic 19, 2017 11:31 am

Sono sostanzialmente d'accordo con te, l'eccesso di regolazioni sui pedali può portare a gran mal di testa e a risultati non proprio esaltanti (o comunque a perdite di tempo eccessive e a profonda frustrazione!). Io stesso ho pedali complessi (DW 9002 e Tama Iron Cobra) e vecchi pedali più semplici, e a volte metto da parte quelli complessi per tornare a quelli semplici, che onestamente, per come suono io, vanno benissimo ...
Il tema pedali è interessante e approfitto del tuo post per dire la mia. I pedali iper-complessi e con tecnologie spaziali sono un'invenzione relativamente recente: per dire, fino alla creazione dei primi DW - basati sui vecchi Camco - il pedale probabilmente più complesso in circolazione credo che fosse il Rogers con la molla in aria, che mi sembra sia servito come modello per i pedali sviluppati a partire da metà anni 70 da Tama e quindi da altri marchi giapponesi. Eppure non è che fino agli anni 80 non ci fossero batteristi bravi con la cassa: magari vale la pena ricordare che gente come Bonham o Paice ha suonato per molti anni con pedali Ludwig Speed King, che non erano proprio degli esempi di complessità costruttiva e sui quali si poteva al massimo regolare la durezza della molla ... Anche i grandi del jazz hanno tutti suonato per gran parte della carriera (o per tutta ...) con pedali relativamente semplici, eppure ...
Io sono abbastanza convinto che pedali estremamente complessi - e dunque, se ben regolati, veloci e precisi - servano solo per determinati generi musicali (metal, blast, fusion molto tecnica): poi si può certo vedere la cosa in modo opposto, e dire che è grazie alla creazione di pedali molto complessi che si è potuto suonare in un certo modo. Detto questo, e al di là della solidità costruttiva e della silenziosità, che sono sicuramente cose importanti, credo che effettivamente i pedali più complessi possano trasformarsi, per la maggior parte di noi batteristi non professionisti, in qualcosa di abbastanza frustrante proprio perché non riusciamo mai ad ottenere il feeling e la performance che ci aspettiamo, e che sicuramente ci fornirebbero se avessimo più tempo per sperimentare!
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Messaggioda Bigplayer il mer dic 20, 2017 1:12 am

Un pedale di ultima generazione con tutte le regolazioni a disposizione può consentirti di suonare meno affaticato, con più potenza e velocità ma alla fine è sempre il piede a fare la grossa differenza... uno che è ben allenato e dotato di una buona tecnica può suonare bene anche con un pedale senza molla
" La cosa migliore della musica non sta nelle note " G. Mahler
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Ho sentito pessimi strumenti suonare bene in buone mani, ma mai ottimi strumenti fare altrettanto con musicisti mediocri ;-)
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Messaggioda HCSA il mer dic 20, 2017 10:14 pm

In merito: una volta durante un live ho rotto la molla del mio Speed cobra,
Li di fianco c'era il pedale del locale, un Ludwig entry price catena singola senza piastra sotto...
Ci ho fatto tutto il concerto senza problemi e alla fine mi Sono chiedo la stessa cosa...
Il fatto è che dal mio punto di vista le esigenze sono mutevoli come i contesti e le circostanze, altrettanto lo è il feeling che si cerca di creare tra piede, pedale e suoni della gran cassa.
Ancora più se si passa spesso da una cassa di una misura ad una di un altra.
Evidentemente l eliminator al momento non è il tuo pedale, magari cambi casa, misura, pelle e torna il feeling
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