beh, in realtà il merchandising che ha svolto circa il pedale è stato lungo e per molti anche poco interessante, pippo giustamente dice che alcune nozioni di fisica erano eccessive…quasi sparare una mosca con un cannone,. M;a tutto questo è semplice deduzione da parte di chi, come noli, frequenta un social come questo ed in cui più e più volte abbiamo trattato argomenti circa i pedali, passando tra storia e osservazioni personali e di personaggi famosi, contribuendo così a delineare uni quadro al riguardo che ci fa apparire le informazioni di jojo come risapute…
ad ogni modo ho scoperto qualche curiosità circa la campo che non sapevo del tutto, ed ho capito che il mio tana hp 30 flexy foyer anni ?90, con trazione a cincia di nylon e camma ogivale (sgradita al mayer) è per me l'unico vero pedale che io possa usare…essendo io un suonatore di cassa col tallone poggiato a terrea di sicuro in questo senso più veloce di certo anche di mayer….
che a quanto ho capito non usa di certo questa tecnica per suonare il pedale ma quello dello "slide" sulla piastra…
interessante sapere però che per chi usa questa tecnica è buono farsi delle all star risuolate con della pelle…affinché si possano eliminare gli attriti sulla piastra del pedale stesso….
inoltre, penso che non abbia fatto una clinic classica, poiché il mayer, al di la della velocità non è che abbia sviluppato concetti nuovi e di sua deduzione…insomma la moller o la push pula non sono niente di nuovo che qualcun altro batterista famoso non possa spiegarvi… la sua innovazione sta nello spronarci ad una nuova apertura mentale che dovremmo tutti avere, e prendere in considerazioni, nel provare a "sfidare le drum machine"….
il resto è naturalmente solo una possibilità di vederlo suonare dal vivo, avvinarsi al suo set e da qualsiasi angolazione togliersi la curiosità di vedere la sua impostazione…
infine mi è parso che, forse per timore reverenziale di qualcuno, o per scarso senso di osservazione in generale, nessuno quando lo ha chiesto abbia posto domande intelligenti…insomma, chiedergli chi sono i suoi batteristi preferiti come ho sentito non è stato proprio il massimo del confronto…
Marangolo? beh, io stenderei un velo pietoso su tutta la domanda, salvandolgi forse solo la sua curiosità nel chiedergli quale fosse il futuro della batteria, che in definitiva è uno strumento giovane di storia rispetto a tutti gli altri…almeno nel contesto degli ultimi 100 anni e non come tamburo di per se….
inoltre sapere che non studia e non fa routine di esercizi mi ha molto confortato e messomi l'anima in pace nel concludere con me stesso che non sarò mai un grande batterista, al di la di quanto possa impegnarmi…insomma non sono stato un bambino prodigio e tutto sommato è un bene che oggi abbia un lavoro che mi permetta di tirare avanti, poiché come drummer a questo punto avevo poche carte da giocarmi se questi sono gli stancar!
e fanculo anche al jazz...