A me ha lasciato tutto un po' così.
Note positive: mi sono finalmente lasciato conquistare da un marchio verso il quale non ho mai avuto simpatia: Tama. Devo riconoscere che la Star è uno strumento pazzesco. Non solo bellissima da vedere, curatissima in ogni dettaglio, hardware incredibile e suono seducente. Mi è piaciuto un botto anche lo speed cobra limited edition, total black con camme bronzo. Figo.
Stand più bello (per me) quello con Pearl e Sabian. Le Vision suonano parecchio, la serie maple ha una cassa che ti sposta e una bella definizione generale. Mi sono piaciuti anche i rulli, che di solito snobbo.
Ho (e vai!) provato i Sabian del contest e dico che lo smoky ride mi piaceva di più nei samples, a riprova che se non provi... Ho avuto conferma che gli iso crash non valgono la metà del prezzo che chiedono e che in generale ho l'impressione che sia per lo più un gioco di immagine più che di ricerca effettiva di suono complesso. L'unico che mi ha stuzzicato è stato il charly (non ricordo il nome) con il top fatto da un china, che ha almeno un suono davvero tutto suo, ma che personalmente userei come secondo hat a destra e allora tanto vale farsi uno stack.
Mi è dispiaciuto non poter provare i crash della serie special allo stand Diril che però ho trovato ben allestito. Capisco che non puoi portare l'intero campionario in esposizione e quindi nulla di dire. Mi sono piaciuti quelli della serie D che suonano molto e molto bene (per me).
Number 6 non mi è sembrato affatto scortese, anzi.
Anche io mi sarei seduto volentieri dietro quella Craviotto da sbavo ma concordo sul fatto che sia li da vedere e basta. E' robetta che vale un bel po' e non la darei neppure io in pasto a quelli come me.
Semmai, consiglio personale e penso anche inutile, magari organizzare uno o due passaggi in stile clinic da affidare a qualche endorser proprio, giusto per levare la sete a chi oltre che vederla la ascolterebbe pure volentieri.
Avrei apprezzato più artigiani, ma anche più campionario ad esempio fra gli Zildjian. In espsozione c'erano solo i più classici A Custom crash che puoi provare in qualsiasi negozio, anche il più sfighé. Ecco, quello non mi è piaciuto proprio. Dico: in fiera porta cose che non puoi provare in genere, sennò io non prenderò mai un effetto particolare solo e soltanto perché è bellino da vedere in catalogo.
Stand Premier l'ho trovato denso ma un po' caotico.
Fortuna è che almeno l'ingresso era gratuito, se avessi pagato il prossimo anno non sarei andato.
Così almeno, anche se sono stato due ore scarse, alla fin fine ho trovato da far due chiacchiere e qualcosina ho imparato. Però boh, nel complesso non mi sono entusiasmato.