Pagina 1 di 1

La clinica del groove

MessaggioInviato: mar ott 07, 2014 3:56 pm
da Pippo
Domenica scorsa ho partecipato alla clinica del groove tenuta da Christian Meyer e Faso a Spazio 47 (Aprilia), riservata alla sezione ritmica (batteria, basso, chitarra). Tra i chitarristi c'era anche mio figlio Giorgio che a 16 anni appena compiuti può già dire di aver suonato su un palco con Christian Meyer (che gli ha detto che ha un bel tiro funky...)

A parte l'ammazzata di quasi 1000 km A/R, ne è valsa la pena perché i nostri eroi, simpaticissimi e molto alla mano, hanno spiegato, anche coinvolgendo sul palco i musicisti presenti, quello che conta per tenere vivo il groove.

La ricetta è semplice: suonare in modo misurato, non esagerare mai, evitare i fill a tutti i costi. Insomma, suonare solo lo stretto indispensabile, ma suonarlo il meglio possibile. Christian ha citato un aneddoto: Steve Ferrone, durante una cena, disse "Sapete qual è la cosa migliore da fare, anche quando vi viene in mente il fill perfetto? Continuare a portare il tempo!"

I due si sono anche esibiti, con la nota perizia, sulle basi di alcune canzoni di EELST.

Re: La clinica del groove

MessaggioInviato: mar ott 07, 2014 4:06 pm
da nikman
bellissimo!! non c'è altro modo per dirlo :)

beato te!

Re: La clinica del groove

MessaggioInviato: mar ott 07, 2014 4:59 pm
da MARY POPPINS
L'ho visto a BO questa primavera da solo in un club, a me piace molto, è proprio un musicista completo prima che un gran batterista.

Re: La clinica del groove

MessaggioInviato: mar ott 07, 2014 5:32 pm
da bumbato
Pippo ha scritto: per tenere vivo il groove.
La ricetta è semplice: suonare in modo misurato, non esagerare mai, evitare i fill a tutti i costi. Insomma, suonare solo lo stretto indispensabile, ma suonarlo il meglio possibile.

ottimo, grande sintesi ma il messaggio arriva forte è chiaro.
è ovvio che per crescere musicalmente non si deve seguire solo questa strada ma per darci dentro di grove è una bella pulizia mentale. :wink: :D :tru

complimenti per il guitarboy :)

Re: La clinica del groove

MessaggioInviato: mar ott 07, 2014 6:47 pm
da Franco [banned]
Certamente.....e quando si capira' VERAMENTE questo concetto...si e' sulla strada per diventare musicisti veri!!!! :wink:

Re: La clinica del groove

MessaggioInviato: mer ott 08, 2014 7:39 am
da vit vit
Condivisibile,saggio,educato,funzionale come pensiero,quasi dimesso.....
C'è un ma.Il concetto è applicabile nel contesto funk,pop rock.
Io di Batteristi e Musicisti con M maiuscola gente che è in grado di scrivere partiture complesse,portare avanti progetti multimediali,suonare vari strumenti,armonici e ritmici ne conosco diversi è il loro cosidetto drumming è tutto tranne che corrispondente ai parametri sopra citati.
Qualche nome?
Bobby Previte
L'odiato Andrea Centazzo
John Hollembeck
Terry Bozzio
Max Roach
Pierre Favre
Fritz Hauser
Fredy Studer
Edward Vesala
Daniel Humair
e centinaia d'altri.
Bumbato tu da bassista cosa ne penseresti se il tuo ruolo durante TUTTE le canzoni consisterebbe nel suonare SEMPRE LE STESSE note con la stessa intensita' intenzione e dinamica,ripetute ciclicamente per tutta la durata del brano(poi gli altri sono uguali,ma poco conta)Perche è di questo che stiamo parlando,a fronte di tutte le possibilita' musicali dello strumento.
So benissimo anche io che non è facile,ci vuole gusto ed esperienza per fare cio',ma non vi sembra che tutto sia molto limitante ,molto funzionale e poco musicale?

Re: La clinica del groove

MessaggioInviato: mer ott 08, 2014 8:25 am
da Franco [banned]
Infatti di tutti quelli che hai citato, ne conosco forse 2!

E' una nicchia musicale che frequentate tu e qualche altro fatta da cervellotiche trame ritmiche e non rappresentano certo il 95% della musica cosiddetta "normale".

Da ascoltatore non andrei mai a sentire una esibizione di tali musicisti dove il batterista e' cervellotico, il bassista di piu', il chitarrista mmolto di piu'!!!

Diventerebbe solo una grande rottura di coglioni ed uscirei dopo 10 minuti.

E poi e' molto piu' difficile non suonare che suonare :wink:

Re: La clinica del groove

MessaggioInviato: mer ott 08, 2014 9:08 am
da vit vit
Bravo Franco ottimo discorso.
Molto nazionalpopolare.Boh vabbe cè chi si accontenta di poco,l'essenziale ma solo quello,e nient'altro esiste.
Forse i tuoi musicisti preferiti,quelli piu' bravi :D qualcuno di questo nome lo conoscono :B

Concordo pienamente sulla tua ultima frase,infatti io sono piu' amante delle pause,degli interventi rarefatti che dei pieni di trentaduesimi :wink:

Re: La clinica del groove

MessaggioInviato: mer ott 08, 2014 11:07 am
da Franco [banned]
vit vit ha scritto:l'essenziale ma solo quello,e nient'altro esiste.


Preferisco il "ressenziale" :wink:

http://youtu.be/NFvcTdu2dks

Re: La clinica del groove

MessaggioInviato: mer ott 08, 2014 12:22 pm
da Pippo
Cerchiamo di non radicalizzare le posizioni... Vi racconto un aneddoto: molti anni fa Claudio Baglioni venne a suonare a Matera. Ora, pagare bei soldoni per Baglioni è sinceramente troppo, ma accettai l'invito di un amico che abitava proprio a fianco al luogo del concerto e dal cui terrazzo si sentiva benissimo la musica ma non si vedeva il palco.

Insomma comincia il concerto, solita roba baglioniana... però cazzo il batterista era una cosa sopraffina. Non faceva cose pirotecniche ovviamente: era al servizio del brano con molto groove, però si sentiva che era di un'altra categoria per il gusto e per la tecnica. Alla fine si scopre che era Gavin Harrison... :tru

Questo per dire che tra una drum machine e un batterista invadente ed eccessivo ci sono molte sfumature...

Re: La clinica del groove

MessaggioInviato: mer ott 08, 2014 4:50 pm
da raffaele
complimenti per tuo figlio, la strada comunque per i musicisti è sempre in salita e dovresti saperlo.
Ho assistito a un seminario di cristian anni fa e la cosa che mi ha imposto :) è stata quella di suonare dodici battute jazz di ritmo semplice e alla dodicesima fare un fill e poi ricontarne altre dodici e fare un altro fill.L'importante era non contarne di più o di meno.
Comunque la semplicità va bene, ma anche la super tecnica suonata bene a me piace e ancora di più dosare super tecnica e semplicità .Non sono per dividere le due estremità piuttosto con la liberta della propria personalità musicale.Finchè non si è al servizio di qualche musicista che chiede da te certe cose preferisco suonare come mi va e questo lo faccio dipendere sempre dallo stato d'animo del momento più che dal contesto musicale.Uno stesso brano mi capita di suonarlo mai uguale e a volte cambio proprio la ritmica (mettendo molto in difficoltà gli altri musicisti, alcuni dei quali si incazzano :D ). Ogni musicista deve suonare al servizio della musica ma non reprimendo la propria personalità.Una forte personalità anche in campo musicale soffre se è al servizio di musica leggera o contesti ben precisi dove c'è poco spazio allìimprovvisazione.
vabbè, sto andando ot, dico solo che cristian secondo me ha ragione al 50% :wink: , secondo me, ma per certa musica ha ragione al 100%.

Re: La clinica del groove

MessaggioInviato: mer ott 08, 2014 5:14 pm
da vit vit
Pippo ha scritto:. Ora, pagare bei soldoni per Baglioni è sinceramente troppo,....., solita roba baglioniana...



Io mica inneggio ai tecniconi,e ai superman della batteria,vorrei far notare come il batterismo sopracitato sia,non dico la negazione della musicalita' ma un'appiattimento delle espressioni,tutto in funzione dei pattern, dei fill,che sono egualmente suonati sia che si parli di figa,di morte di un piccione,sia della scalata al paradiso.
Si parla di Musicisti con la emme maiuscola,ma a me sembra il compito di un ottimo operaio specializzato.

Diverso è approcciarsi alla materia con quest'attitudine,un esempio a caso di Musicista /batterista/compositore/organizzatore sonoro
https://www.youtube.com/watch?v=t2aTibjDYCs


Franco anche Jimi Hendrix è un chitarrista eccentrico,frenetico e cervellotico rispetto a.....quello dei,bho Moda',quindi,lo rifacciamo morire nel suo stesso vomito? :)

Re: La clinica del groove

MessaggioInviato: mer ott 08, 2014 6:36 pm
da Pippo
Vit Vit, non sono sicuro di aver capito benissimo cosa vuoi dire. Io ti assicuro che se al posto di Gavin Harrison ci fosse stato un poveretto qualsiasi, si sarebbe notato... Il fatto e' che il grande batterista sa essere appropriato in qualsiasi situazione. Ci sono le situazioni di grande liberta' e quelle in cui ciascuno deve stare sul suo binario senza deragliare.

Re: La clinica del groove

MessaggioInviato: gio ott 09, 2014 10:24 am
da raffaele
Non voglio interferire nei vostri discorsi e nelle vostre convinzioni volevo solo precisare, poi delle mie precisazioni potrai farne un bel falò :D , che intendere il batterista come il metronomo di un gruppo è moltissimo :D riduttivo. E' chiaro che se devi suonare una certa cover o un certo pezzo che richiede un certo tempo senza fronzoli, così deve fare e stop.Ma il batterista oltre a quel ruolo è anche e soprattutto un artista e come tale può, per chi lo vuole e vi riesce, a ritagliarsi un angolo in cui potrà estrinsecare come sente dentro la propria arte anche con l'utilizzo della batteria. Quando ad esempio un batterista, uno a caso, ha in mente un progetto che va oltre il ruolo di metronomo del gruppo e esce da quegli schemi secondo me è artista oltre ad essere un batterista ed ha e avrà sempre tutta la mia stima pur, paradossalmente, non piacendomi le cose che fa.Avere il coraggio di essere se stessi e sapere uscire dagli schemi ormai di un secolo di aspettative del ruolo di batterista per me significa sapere vivere la vita di artista batterista e godersela pienamente, oltre il successo, oltre il denaro, oltre la gloria e la notorietà.La vita artistica , quella che intendo io, deve nascere prima di tutto da dentro di se e quella cosa lì deve essere realizzata pienamente, con o senza il consenso degli altri.OK, puoi farne un falò se per te non è così:D :D io proseguo ugualmente :tru

Re: La clinica del groove

MessaggioInviato: gio ott 09, 2014 10:49 am
da vit vit
Raffaele amo ciò che hai detto.
Pippo hai ragione,quota doti sono stato poco chiaro.
Ho evidenziato due tuoi interventi,per mettere in risalto che:Si,c'era un gran batterista in quel momento.....ma che musica di m.
(In realtà Baglioni non è' così spregevole)....sembra quasi un lavoro sporco ma necessario,come per esempio lo :| spurgo fognature :D

Re: La clinica del groove

MessaggioInviato: gio ott 09, 2014 11:24 am
da nikman
Scusate ma non vi va bene niente?
Vasco Rossi no, Ligabue no, Baglioni no... mah.
Capisco Ligabue ma Vasco e Baglioni hanno realizzato delle canzoni davvero storiche, sempre secondo il mio modesto parere

Re: La clinica del groove

MessaggioInviato: gio ott 09, 2014 11:28 am
da raffaele
Grazie vit, ultimamente quella parolina la sento troppe volte, chissà, tra quello che dico e quello che faccio forse poi non é tanto male :)

Hai detto anche tu una cosa giusta, i lavori sporchi qualcuno deve pur farli, compreso il batterista :D :D :D

Va anche detta una cosa.Certa musica, in particolare la leggera italica, è bellissima da ascoltare.Fa sognare, fa vibrare le corde del cuore, fa innamorare ....un certo Bonzo ad esempio amava ascoltare gli Abba, io amo (e ridaiie con sta parolina...) ascoltare certa musica italica leggera anni '60 e alcuni brani li ho anche suonati volentieri, però, peròòòòò ascoltarla è un conto, suonarla, blaaaaaaaaa :x preferisco lasciare ad altri il lavoro sporco :D
Rossi, Ligabue, litfiba :x :x :x :x :x meglio andare a zappare che ridursi a suonare quella roba lì.Magari vasco anche anche, ma liga, Litfiba e roba simile :x :x :x , poi è chiaro che va a gusti.I miei probabilmente son altri...ed è giusto così.Ci son batteristi che piuttosto che fare un solo si fan crescere la barba come bin laden(magari fanno anche bene, perché protegge dal freddo e dilata i pori in estate rendendo fresca la pelle :D :D :D ).A me viene la barba lunga suonare invece quella roba, e non mi piace la barba lunga :)

Re: La clinica del groove

MessaggioInviato: gio ott 09, 2014 4:09 pm
da Franco [banned]
raffaele ha scritto:
Rossi, Ligabue, litfiba :x :x :x :x :x meglio andare a zappare che ridursi a suonare quella roba lì.Magari vasco anche anche, ma liga, Litfiba e roba simile :x :x :x ,


Il tuo assunto mi sembra assai ridicolo 8)

Almeno il 98% ( tolti te e vit ) si bacerebbe i gomiti per suonare con quelli che hai teste' citato!!!

Re: La clinica del groove

MessaggioInviato: gio ott 09, 2014 4:26 pm
da vit vit
Franco,ma Giulio,che mi pare di intrevvedere nel tuo avatar, non ti ha spiegato una fava?? :D

Obella ,fare il manovale ed essere pagato 20 mila euro al mese....si ci andrei pure io,diversamente è farlo gratis 8)

Ps comunque nei Litfiba di meta anni '80 ci suonerei volentieri.

Re: La clinica del groove

MessaggioInviato: gio ott 09, 2014 5:28 pm
da Asylanten
Io non amo Baglioni, ma ho provato a suonare questo brano e faccio parecchia fatica, citando Franz di Ciocci direi che ha fatto anche pezzi of the Madonn https://www.youtube.com/watch?v=0SY9Igt2jGY

Re: La clinica del groove

MessaggioInviato: gio ott 09, 2014 9:58 pm
da Pippo
Quanto a Giulio (Capiozzo), io adoravo quello che faceva negli Area. Una volta però, tanti anni fa, l'ho sentito in trio (mi pare a "Le Scimmie" di Milano: sarà stato il 1980) e cazzo pestava talmente forte che gli altri non si sentivano proprio...

Re: La clinica del groove

MessaggioInviato: gio ott 09, 2014 11:09 pm
da raffaele
Franco ha scritto:
raffaele ha scritto:
Rossi, Ligabue, litfiba :x :x :x :x :x meglio andare a zappare che ridursi a suonare quella roba lì.Magari vasco anche anche, ma liga, Litfiba e roba simile :x :x :x ,


Il tuo assunto mi sembra assai ridicolo 8)

Almeno il 98% ( tolti te e vit ) si bacerebbe i gomiti per suonare con quelli che hai teste' citato!!!


Tanto meglio...vorrà dire che ti sei fatto una risata, buon per te.
Se parliamo di assunto, se fossi assunto da liga o i Litfiba potrei anche andarci e accettarlo come ogni tipo di lavoro (il lavoro nobilita), purchè sia compensato con un lauto stipendio, ma sarebbe solo un lavoro e come tale lo prenderei, non certo come gratificazione artistica o forse anche si, comunque il genere non mi piace, magari suonandolo con loro potrebbe piacermi, SICURAMENTE NON MI PIACEREBBE ANZI NON MI PIACE PER NIENTE SUONARE COVER LORO GRATUITAMENTE O PER UNA PIZZA (l'ho scritto in maiuscolo perché lo devi leggere bene :D :D :D )Se poi a te piace suonare cover e ripeto cover (altra cosa è suonare con loro) di liga, Litfiba, claudio villa, albano, wess e dori ghezzi, :D buon per te, che, senza offesa, mi raccomando, prendila come una battuta,sei come quelli di bocca buona che a prescindere dal cibo ingollano tutto purchè commestibile :D :D :D
Poi sul fatto del 98% o del 99,9% dei gusti batteristici o del cosiddetto id quod plerumque accidit in campo musicale, non me ne frega una mazza, per me le gratificazioni artistiche in campo batteristico derivano da altre cose che faccio volentieri anche gratuitamente o anche solo in presenza di due spettatori,perché mi piacciono e fortunatamente vivo d'altro più soddisfacente che fare tum, ciac, tutum ciac anche se a volte quel ritmo battere e levare lo suono molto volentieri, ma a volte...e raramente.Ogni persona del resto ha le sue preferenze e le rispetto pienamente, ci mancherebbe che mi mettessi a criticare pesantemente il gusto degli altri, dico solo che quella roba li non fa per me, l'ho suonata, con disgusto allora come ogni tanto mi capita anche adesso, quando ci si trova tra amici e qualcuno decide di suonare ballando sul mondo o alba chiara, o bella senz'anima , o quella roba li, ci siamo capiti,:x :x , una sola volta, poi però si cambia pezzi o mi alzo io con una scusa qualsiasi e me ne vò. :wink:

Re: La clinica del groove

MessaggioInviato: lun ott 13, 2014 1:29 am
da vit vit
Mbeh,cosa pensi di fare con tutte ste faccine??

Re: La clinica del groove

MessaggioInviato: lun ott 13, 2014 3:57 pm
da bruonline92
anche a me farebbe cagare suonare con ligabue

Re: La clinica del groove

MessaggioInviato: lun ott 13, 2014 4:44 pm
da bumbato
vit vit ha scritto:Bumbato tu da bassista cosa ne penseresti se il tuo ruolo durante TUTTE le canzoni consisterebbe nel suonare SEMPRE LE STESSE note con la stessa intensita' intenzione e dinamica,ripetute ciclicamente per tutta la durata del brano

penso che sarebbe una vera mer.. ma non solo da bassista, per tutti i musicisti.
bumbato ha scritto:è ovvio che per crescere musicalmente non si deve seguire solo questa strada ma per darci dentro di grove è una bella pulizia mentale.

il titolo è "La clinica del groove" :D , si intravede quasi una sorta di terapia ai deliri mentali che talvolta tutti noi musicisti possiamo intraprendere. Poi magari diventi così etereo e pensi che si suoni solo per flash interiori, perdi il groove e ti domandi come mai...
Qui mi sembra che siano date idee semplici e chiare.
Il groove, la musica, è anche ripetizione. Se vuoi il groove sei avvisato che i ragionamenti filosofici musicali, mentre suoni, chiamiamoli così, non sono esattamente il vassoio per il groove, se di groove hai bisogno ricordati l'abc messo nel primo post, e io sono perfettamente daccordo, perchè di questo si sta parlando, non della musica in generale.
Poi se fosse tutto così sarebbe la morte, per carità, roba da ipnotizzati.
aggiungo che un batterista umano può essere più groovoso di una d-machine e questo è un vero mistero se guardiamo ai principi messi da Pippo nel primo post, in teoria non dovrebbe essere così guardando solo alla ripetitività, ecc...
è ovvio quindi che c'è anche qualcosa che ci sfugge (probabilmente l'effetto ipnotico/ripetitivo che ha la ripetitività nell'umano, che pensa forse di riprodurla in serie, a loop, ma inevitabilmente ogni loop è diverso e giusto per l'umano sentire, tanto da corrispondere di più al senso del groove (o dell'uguale :P ) rispetto a tutti gli uguali loop di una d-machine. e non chiedetemi cosa volevo dire che non ci capisco più un c. neanche io. :mrgreen:

Re: La clinica del groove

MessaggioInviato: mar ott 14, 2014 3:22 pm
da stepuc78
ci sono pezzi con una drum machine che hanno un tiro della madonna....vedi per esempio il 90% del repertorio dei Depeche Mode, o il 70% della musica anni 80.
la musica è fatta di alchimia, interpretazione, incastri e giusto dosaggio ed equilibrio di ingredienti.
queste sopra sono le caratteristiche che fanno grande un batterista .
Personalmente aggiungo che, per fare bene 10 , occorre saper suonare a menadito 100 .... quindi la tecnica non è indispensabile come puo esserlo l'esperienza, ma indubbiamente aiuta ad esprimere la propria musicalità

Re: La clinica del groove

MessaggioInviato: mar ott 14, 2014 4:34 pm
da Pippo
Ecco, è proprio così. Alla base di tutto c'è la necessità della ripetizione, che è alla base del concetto di groove. A questo si aggiunge che una drum machine ha i loop accurati al microsecondo e i volumi accurati al microdecibel. Invece, il rumore "statistico" del batterista, i suoi accenti, i volumi relativi, i timbri, insomma il suo respiro, sono difficili da sintetizzare... In alcuni, diventano puro groove e ti fanno muovere sulla sedia.

bumbato ha scritto:è ovvio quindi che c'è anche qualcosa che ci sfugge (probabilmente l'effetto ipnotico/ripetitivo che ha la ripetitività nell'umano, che pensa forse di riprodurla in serie, a loop, ma inevitabilmente ogni loop è diverso e giusto per l'umano sentire, tanto da corrispondere di più al senso del groove (o dell'uguale :P ) rispetto a tutti gli uguali loop di una d-machine. e non chiedetemi cosa volevo dire che non ci capisco più un c. neanche io. :mrgreen:

Re: La clinica del groove

MessaggioInviato: gio ott 23, 2014 8:32 am
da DIRTY SNARE
La magnetica perfezione dell'imperfezione.