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Jazz drumming [JAZZ]

Una sezione per parlare di esercizi, lezioni, dubbi pratici, consigli di tecnica, insomma tutto cio' che possiamo imparare ed applicare sullo strumento.
Accordatura inclusa.

Messaggioda dottor narcone il ven ago 17, 2007 1:43 pm

Una domanda molto semplice:
per imparare a suonare jazz bisogna gi?ssere batteristi di un certo livello oppure si pu????che iniziare da "zero"? si ottengono migliori risultati nel primo o nel secondo caso?
spero di esser riuscito a spiegarmi.
grazie
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Messaggioda jak il ven ago 17, 2007 1:53 pm

io CREDO (sottolineo credo, perch? ? un genere che non conosco) che sia indifferente, si pu? partire pure da zero, per? a studiare jazz, per suonarlo penso ci vogliano anni.
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Messaggioda mark_91 il ven ago 17, 2007 1:54 pm

:oops: b? senz'altro se hai un buon maestro di certo mettiti sotto e diventerai un buon batterista jazz...cmq ? bello tosto il jazz :wink:
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Messaggioda neil_peart il ven ago 17, 2007 2:00 pm

io credo che sia sbagliato partire con un'idea del genere..

alla base ci sono sempre le solite cose.. rudimenti e teoria musicale..
poi se vogliamo nel jazz ci mettiamo pure la tecnica delle spazzole, per? ragazzi prima di ogni cosa rudimenti e impostazione sono esattamente la stessa cosa dal jazz al metal, dal rock al blues..
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Messaggioda dottor narcone il ven ago 17, 2007 2:12 pm

'nnaggia

finora avevo sempre pensato che mi sarei rivolto a un maestro per affinare la tecnica e perci? tanto valeva darsi l'impostazione jazz, mentre avrei potuto continuare a suonare rock a casa e col gruppo. oppure c'? il rischio che ci si dimentichi di quel che si impara a lezione?
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Messaggioda bluesman_andrea il ven ago 17, 2007 2:13 pm

il jazz, non lo puoi n? studiare n? suonare se non te lo senti dentro. :wink:
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Messaggioda dottor narcone il ven ago 17, 2007 2:19 pm

...anzi, proprio il jazz mi sembra un genere in cui se lo strumento non viene studiato approfonditamente non si va da nessuna parte! poi il talento subentra in una seconda fase, per sancire ineluttabilmente se ci sai fare o meno...
invece il "sentire dentro" mi parrebbe pi? un requisito essenziale del blues, che pure adoro
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Messaggioda neil_peart il ven ago 17, 2007 2:39 pm

vi dir?... secondo me la sensibilit? artistica ha ovviamente rilevanza sull'insieme sul modo di suonare, sullo stile.. per?.. ragazzi si parte dai rudimenti.. non c'? verso..

e poi a mio avviso ? una cagata sostenere che il jazz ? tutta improvvisazione.. no.. il jazz ? tuttaltro che improvvisazione, ci sono regole ben precise, degli schemi che vanno rispettati. ripeto il gusto musicale e il saper cosa ci sta bene in quel determinato momento ? una cosa che si ha dentro e che non si impara, ma suonare il jazz, iruscire ad esprimersi tramite la musica vuol dire: studio intenso coniugato al talento. senza quello non si va da nessuna parte.
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Messaggioda blackash il ven ago 17, 2007 4:53 pm

Il fatto che in tanti pensino che il jazz sia il trionfo della tecnica spiega il perch? si vedano in giro certi batteristi che al posto di accompagnare fanno un sacco di casino e basta :oops:
Suonare jazz significa saper interpretare l'atmosfera del momento e avere feeling con il resto della band, poi la cosa fondamentale che il batterista deve avere ? il piatto, tutto il resto passa subito in secondo piano con un piatto che spinge avanti la canzone.
Poi chiaramente la tecnica ? importante e se si vuole suonare nello stile di certi grandi bisogna ammazzarsi di studio, per? sempre ricordarsi che il piatto viene prima di tutto :D
Sul discorso improvvisazione/schemi, dipende cosa si sta suonando e con chi: c'? chi arrangia i pezzi in maniera molto rigida (tema - 16 battute solo sax - scambi batteria/piano...) e chi parte un po' allo sbaraglio improvvisando anche lo sviluppo del pezzo (senza guardare al free jazz che pu? sembrare cacofonico ci sono diversi album degli anni 50 e 60 strutturati in questo modo) :wink:
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Messaggioda Joe il sab ago 18, 2007 7:32 am

Ovviamente si pu? anche iniziare da zero. Peraltro un batterista "di un certo livello" per essere tale deve conoscere anche il jazz e i suoi stilemi.
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Messaggioda Tokageroh il sab ago 18, 2007 1:50 pm

io concordo con neil peart, non ci sono razzi, alla fine dove vai vai, in qualunque campo artistico si parte sempre dalle basi, e quelle qulle sono, dove vai vi, ci possono essere metodi differenti di vedere le cose, ma i principi quelli sono.

l'altro giorno stavo riflettendo sullo studio dell'arte in generale, come tutti voi sapete oltre alla musica coltivo una grandissima passione per le arti marziali,e mi diverto spesso a raffrontare le due cose.
tutto parte dai rudimenti, in tutte le arti, quelli che nella batteria possono essere i colpi singoli nelle am potrebbero essere le posizioni di base, certo, studiando in scuole diverse troverai chi il single stroke te lo fa fare con una diversa impugnatura, con movimento accentuato delle dita, o del polso, o di entrambi eccetera eccetera,cosi come magari in due stili diversi le posizioni sono quelle, per? magari unostudia un certo tipo di argomento e quindi la fa pi? corta, o pi? lunga, chi esaspera il fatto che devi stare a culo a terra per allenamento e chi pensa che invece devi pensare subito all'applicabilit? ecc ecc,sono scuole di pensiero, tutte funzionano, sta poi a te imparare e capire se per il tuo corpo va bene.

nel suonare ? lo stesso, tanto sempre da la si parte :wink:

come sempre, potrebbero essere tutte cazzate :tru
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Messaggioda Natural Beat il sab ago 18, 2007 3:07 pm

Se inizi da 0 devi metterci i coglioni di brutto...se inizi gia da un certo livello metti ke ci devi mettere mezzo coglione...chiaro il paragone?In questo genere a mio parere l'improvvisazione ? legata mooolto strettamente alla teoria e all'esercizio....(anke se io sono uno di quelli ke lo suona unicamente ad orecchio senza una minima preparazione teorica :D )
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Messaggioda souldrum il dom ago 19, 2007 10:26 pm

bluesman_andrea ha scritto:il jazz, non lo puoi n? studiare n? suonare se non te lo senti dentro. :wink:

L0unica cosa in cui io, personalmente, credo...e? proprio questa......il resto mi e' sembrato un mucchio di castronerie, proprio per i presupposti errati.........
Il Jazz, come qualcun altro ha detto prima, non e' uno scopo musicale.......ma semplicemente una diramazione dell'arte musicale........
Certo!.....e' una di quelle a piu' basso livello, in quanto influenza, e alle volte da' origine, ad altri generi......vedi appunto il blues (lo shuffle blues non e' altro che una degenerazione dello swing).........
Il fatto di suonare Jazz, piuttosto che blues, rock, oppure metal, per non dire salsa e latin in generale, e' solo una questione di gusti musicali di chi suona........
E' vero......ci sono anche esercizi un po' piu' specifici, di indipendenza all'interno di uno swing, etc etc.........ma se cio' che si suona non si sente dentro, anche questi esercizi serviranno a niente, ossia si ridurranno semplicemente a "banali" esercizi.......e non si trasformeranno mai in musica......




Ma perche' c'e' sempre da fare tante storie sulla musica?........in fin dei conti basta solo suonarla ed esprimere cio' che si sente......
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Messaggioda beautifulday il dom ago 19, 2007 11:36 pm

sono e resto dell'idea che si possa studiare il jazz solo dopo anni di gavetta. anche perch? non ? facile fare il contrario. ci sono cose nel jazz pi? complicate del semplice tenere il tempo.
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Messaggioda bluesman_andrea il lun ago 20, 2007 12:45 am

souldrum ha scritto:
bluesman_andrea ha scritto:il jazz, non lo puoi n? studiare n? suonare se non te lo senti dentro. :wink:

L0unica cosa in cui io, personalmente, credo...e? proprio questa......il resto mi e' sembrato un mucchio di castronerie, proprio per i presupposti errati.........
Il Jazz, come qualcun altro ha detto prima, non e' uno scopo musicale.......ma semplicemente una diramazione dell'arte musicale........
Certo!.....e' una di quelle a piu' basso livello, in quanto influenza, e alle volte da' origine, ad altri generi......vedi appunto il blues (lo shuffle blues non e' altro che una degenerazione dello swing).........
Il fatto di suonare Jazz, piuttosto che blues, rock, oppure metal, per non dire salsa e latin in generale, e' solo una questione di gusti musicali di chi suona........
E' vero......ci sono anche esercizi un po' piu' specifici, di indipendenza all'interno di uno swing, etc etc.........ma se cio' che si suona non si sente dentro, anche questi esercizi serviranno a niente, ossia si ridurranno semplicemente a "banali" esercizi.......e non si trasformeranno mai in musica......




Ma perche' c'e' sempre da fare tante storie sulla musica?........in fin dei conti basta solo suonarla ed esprimere cio' che si sente......


quoto ogni singola parola.

Sicuramente non si ci puo' cimentare nel jazz avendo poca cognizione tecnica, (anche se esistono diversi casi, PAUL MOTIAN uno dei primi che mi viene in mente)..
ma per il resto se non si conosce la storia, n? si ? sceso dentro la conoscenza dei vari stili jazz, n? se si ? sceso accuratamente nell'ascolto, ci si potr? cimentare in questo genere , che ? anche "stile di vita" o "modo di pensare"
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Messaggioda souldrum il lun ago 20, 2007 8:32 am

beautifulday ha scritto:sono e resto dell'idea che si possa studiare il jazz solo dopo anni di gavetta. anche perch? non ? facile fare il contrario. ci sono cose nel jazz pi? complicate del semplice tenere il tempo.

ma la stessa cosa vale per il rock...........seppur, apparentemente, possa sembrare meno tecnico, se non lo senti dentro non riuscirai a suonarlo come si deve......anche se hai un discreto bagaglio tecnico......

Al di la' di questo, c'e' anche da dire che il discorso, visto sotto questi termini, e' un po' tanto "insipido".............nel senso che non ha molto senso...non ci si sveglia la mattina con la voglia di suonare jazz, o blues, o rock.........queste sono tutte tendenze che si formano nel tempo, man mano che conosciamo noi stessi, musicalmente parlando.......

In fin dei conti lo swing, come tempo base, non e' niente di particolarmente tecnico.....e' poi quello che si puo' costruire attorno che lo diventa......
Ma la stessa cosa credo si possa dire per ogni tipo di musica......
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Messaggioda Joe il lun ago 20, 2007 8:34 am

Il jazz ? un genere come un altro, certamente con le sue peculiarit? ma non ? un luogo mistico fatto solo di gente che ha un talento geneticamente e divinamente concesso.Negli anni in cui non esistevano il soul, l'R&B, il rock etc. tutti i batteristi iniziavano a suonare da zero studiando jazz perch? era l'unico genere esistente.Quindi la storia ci dimostra che si pu? cominciare da zero.

E' anche possibile cominciare a studiare con focus su altri generi - ma la tecnica di base resta la stessa - ma gi? a un livello elementare secondo me ? importante cominciare a studiare l'interpretazione swing, il ride, etc.

Io non considero un batterista neppure decente se non ? in grado di accompagnare uno standard.
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Messaggioda lou il lun ago 20, 2007 12:23 pm

Joe ha scritto:Io non considero un batterista neppure decente se non ? in grado di accompagnare uno standard.



mmm...questo ? il tipico snobismo del batterista jazz, ci sono milioni di drummers nel mondo che sconoscono il jazz in tutte le sue forme, e sono cmq degli ottimi musicisti nel rispettivo campo di applicazione...certo, se parliamo di drummers all around il discorso cambia
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Messaggioda rino il lun ago 20, 2007 12:30 pm

bluesman_andrea ha scritto:il jazz, non lo puoi n? studiare n? suonare se non te lo senti dentro. :wink:


quoto!
ma al di la di tutto, se ? il jazz che ti piace e che senti, allora inizia da li!!

pasta pensare a quali sono le radici del nostro drumming...
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Messaggioda Joe il lun ago 20, 2007 12:48 pm

lou ha scritto:mmm...questo ? il tipico snobismo del batterista jazz, ci sono milioni di drummers nel mondo che sconoscono il jazz in tutte le sue forme, e sono cmq


Nessuno snobismo, piuttosto una visione fondata su come si ? evoluto storicamente lo strumento. Considero il suonare jazz almeno nelle sue forme basilari un must imprescindibile senza il quale un batterista semplicente ? carente in un elemen to fondamentale, un po' come un portirere bravissimo sui tiri piazzati che per? ha paura quando l'uomo gli viene incontro...

Aggiungo che negli anni ho suonato jazz ma anche blues, rock, metal, R&B, pop e che ritengo che un batterista decente debba saper suonare TUTTI i generi almeno nella forma elementare, pur senza essere uno specialista.
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Messaggioda lou il lun ago 20, 2007 1:26 pm

non mi convince questa visione, ? un po' come dire che il primatista mondiale del lancio del peso ? un atleta scadente perch? non corre i 100 metri in 10 secondi...io sono il primo ad aver suonato tutti i generi o quasi, ed ? costante la mia esortazione alla trasversalit? musicale nei confronti dei miei allievi; tutto ci? non toglie per? che ci siano in giro batteristi estrosi e geniali, che non possono certo essere definiti indecenti sol perch? ignorano dei pezzi muffiti come now's the time o autumn leaves...
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Messaggioda souldrum il lun ago 20, 2007 4:14 pm

mi pare che il jim chaplin sia anche uno dei principali metodi usati per lo studio sulla batteria......
E' quindi normale che tantissimi batteristi c'abbiano studiato su......anche se alla fine hanno preferito suonare rock o metal, o quel che vuoi......
Non credo esistano batteristi professionisti, degni di tale definizione, che non conoscano la base dello swing, e non c'abbiano mai studiato su, magari anche come semplice esercizio di indipendenza......
Che poi ci sia l'eccezione che ogni 400 anni (si dice cosi' di solito) nasce uno che senza nemmeno studiare la musica ne scrive pagine di storia, quello e' un altro paio di maniche.......
Sarebbe da fare un sondaggio a riguardo...anche all'interno del forum......chi non ha mai studiato esercizi basati sullo swing.......
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Messaggioda lou il lun ago 20, 2007 4:34 pm

attenzione, una cosa ? studiare il jim chapin ( o chessoio, i tempi di samba) come esercizio per l'indipendenza, un'altra cosa ? studiare e suonare le strutture degli standard, e su questo sono pronto a scommettere che la stragrande maggioranza degli utenti di questo forum non ha alcuna esperienza al riguardo...
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Messaggioda souldrum il lun ago 20, 2007 5:40 pm

Aspetta, lou, studiare sullo swing per l'indipendenza e' la stessa cosa che suonarlo.......non separare troppo la musica studiata da quella suonata.......anzi.....devono avvicinarsi sempre di piu'.........altrimenti significa che si studia senza sapere cosa si studia e a cosa serve.......

Comunque, gia' qualche esercizio base sullo swing e' abbastanza per poter star dietro senza problemi a qualche standard......
come diceva quello la', il primo gennaio..........
Buon anno a tutti!!!!!!

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Messaggioda chips il lun ago 20, 2007 7:09 pm

Credo di continuare a trattare un argomento inerente al topic. Qualcuno sa dirmi come sviluppare la tecnica del fast swing essendo abbastanza diversa da quella che si usa con lo slow od il medium? Quando si va sul fast in realt? il ride viene controllato e del cippiti in realt? si tende a dare un solo colpo e a sfruttarne il rimbalzo... Il ride v? quasi insieme all'hi-hat come movimenti. Ho studiato una pagina del De Piscopo che aiuta molto ma sono riuscito a trovare null'altro. Avete qualche suggerimento valido ? Grazie
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Messaggioda Joe il lun ago 20, 2007 7:09 pm

Mah riprendendo l'esempio di lou, un centometrista lancer? anche il peso discretamente (anche se non a livelli accettabile da uno specialista) e salter? in lungo, in alto e correr? i 10.000 a livelli comunque ottimi ripetto a un non atleta.

Autumn leaves sar? muffita ma un batterista che non riesce a suonarla per me ? scarso. E' la mia visione, non dico che sia l'unica possibile.
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Messaggioda lou il lun ago 20, 2007 7:46 pm

allora questo forum sar? pieno di batteristi scarsi (io no, l'ho suonata proprio ieri sera,eh eh...)


studiare swing per l'indipendenza non ? affatto la stessa cosa che suonarlo, per il motivo semplicissimo che la gran parte di coloro che lo studiano non ha la pi? pallida idea di cosa sia il jazz, dai pi? giudicato come musica involuta e barbosa...

sul fast il mio consiglio ? di sfruttare il pi? possibile la moeller technique, ottenendo con un solo movimento 3 colpi...per quanto riguarda gli esercizi ti consiglio di attingere ai testi di john riley, ma anche il dante agostini vol.4 ? utile allo scopo...
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Messaggioda Carlo pn il lun ago 20, 2007 7:51 pm

lou ha scritto:non mi convince questa visione, ? un po' come dire che il primatista mondiale del lancio del peso ? un atleta scadente perch? non corre i 100 metri in 10 secondi...io sono il primo ad aver suonato tutti i generi o quasi, ed ? costante la mia esortazione alla trasversalit? musicale nei confronti dei miei allievi; tutto ci? non toglie per? che ci siano in giro batteristi estrosi e geniali, che non possono certo essere definiti indecenti sol perch? ignorano dei pezzi muffiti come now's the time o autumn leaves...


Quoto in pieno.
Anch'io ho suonato qualche standard (e non sono tutti muffiti, molti sono stupendi) e li trovo utili per avere un'apertura a 360?.
La mia convinzione ? che la tecnica di base sia la stessa e cio? rudimenti, coordinazione, accenti, dai quali un buon batterista non pu? prescindere. Tutto il resto secondo me ? applicazione della tecnica alle proprie necessit?, al proprio genere; ovviamente se si ha un'infarinatura dei principali generi e stili, uniti alla tecnica di base, credo sia piuttosto facile adattarsi a suonare un po' di tutto, senza essere necessariamente dei maestri del genere...
Non credo si possa essere bravissimi in tutto, ma si pu? essere bravissimi in un settore e potersi adattare negli altri!
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Messaggioda souldrum il lun ago 20, 2007 9:08 pm

@Carlo pn
Giustissimo cio' che dici.......ma non capisco pero' se ritieni il jazz, un genere come altri, o piuttosto una meta che uno raggiunge dopo la gavetta (cosa che non mi vede affatto daccordo).
Cioe'.....il discorso che hai fatto vale per tutti i generi, jazz compreso.......uno deve sentirla dentro la musica che suona........altrimenti un semplicissimo 4/4 TumPa-TumPa diventa difficile quanto "got a match" di Chick Corea......mi riferisco ovviamente alla resa musicale.........
come diceva quello la', il primo gennaio..........
Buon anno a tutti!!!!!!

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Messaggioda Carlo pn il mar ago 21, 2007 1:41 pm

Lo ritengo un genere come un'altro, non necessariamente una meta da raggiungere; certo masticare bene il jazz credo sia pi? complesso e richieda un percorso pi? lungo, pertanto chi lo sa suonare bene, la gavetta l'ha fatta per forza...
Personalmente non credo che in futuro mi "specializzer?" in questo genere, ma non per questo mi sentir? batterista moralmente di serie B (musicalmente e tecnicamente parlando credo che la B sar? anche troppo invece... :wink: :D )
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