Live report: Chicco Capiozzo - omaggio agli AREA

La casa di Alex, Milano, 28 marzo 2015


La giornata di sabato 28 marzo ha visto, presso "La casa di Alex" di Milano (associazione culturale e musicale definita il tempio del progressive per il nord Italia), la realizzazione di un calendario musicale e culturale intenso, dedicato interamente alla vita artistica di Giulio Capiozzo ed in particolare alla sua esperienza con gli Area.
E chi meglio di suo figlio Chicco Capiozzo poteva raccontare di "prima mano" quel periodo?


Chicco Capiozzo omaggio agli AREA, la band


La kermesse è cominciata alle 17:30 con l'incontro di Chicco Capiozzo e tanti amici, ai quali il talentuoso batterista ha voluto ricordare la figura del padre, scomparso oramai 15 anni orsono, il cui "drumming" è riconosciuto universalmente per avere introdotto il concetto di "musicalità" sui tamburi alla pari di un qualsiasi altro strumento.
A seguire il documentario sulla "vita ed opere" di Giulio attraverso le numerose testimonianze di colleghi illustri, due per tutti Christian Meyer, Tullio De Piscopo, ma soprattutto del grandissimo percussionista e batterista turco Trilok Gurtu.


Chicco Capiozzo alla batteria


Lo show vuole essere un omaggio alla visione musicale degli AREA e proprio per questo il concerto non è una riproduzione filologica della storia degli originali.
La scaletta è rappresentativa di alcuni capisaldi come Arbeit macht frei, Cometa rossa, L'elefante bianco, Megalopoli, Luglio Agosto settembre nero. Il concerto è inteso come un piccolo museo che espone delle grandi opere d'arte della musica radicale italiana e dietro si rivela quella comunione d'intenti tra i due fondatori del gruppo: Demetrio Stratos e Giulio Capiozzo.


Fabio Russo alle tastiere


Oltre al già citato Chicco Capiozzo ai tamburi, un collettivo di musicisti "attrezzati" ad eseguire composizioni poliritmiche molto spesso dispari. Alan Bedin ha il giusto approccio vocale che non fa certamente rimpiangere l'originale; alla chitarra Daniele Santimone, colonna portante insieme al bassista "freetless" Milko Merloni e Fabio Russo alle tastiere e Arp Odissey.
In mezzo, le lunghe improvvisazioni, che mi hanno fatto ricordare il groove, l'intensità ed "il cuore" degli originali.

Grazie ragazzi!


Milko Merloni al basso


VIDEO


Live report di Francesco Giuffrida