Più che escursione direi prima di tutto tour de force con in mezzi pubblici. (A/R 8 ore - 8 mezzi)
(teoria)
La destinazione è la Val Febbraro, una valle sospesa laterale alla valle che da Montespluga scende a Chiavenna.
L'attrazione della valle sarebbe perlopiù la cascata, che scende lateralmente e si butta nel corso d'acqua principale. Più a monte, nella zona dei dossi erbosi intorno ai 2000 m, il tutto è chiuso da un rialzo a circa 2300 m dove si trovano alcuni laghetti ed un passo, il passo del Baldiscio (Balniscio per gli Helvetici), che fa da spartiacque fra Italia e Svizzera, anche se il cippo che segna il confine è posto più distante.
Il tutto, a detta di siti, libri che ho a casa etc.., percorribile facilmente in 3h30 (2h30 ritorno) partendo da Isola.
Ok: proviamoci.
(pratica)
Arrivo alle ore 11:35 (con i mezzi prima è impossibile) e ricevo la prima mazzata nel primo strappo da Isola al raggiungimento della pista sterrata della valle posta circa 250 m più su. 25 minuti di calvario vero e proprio (in salita sono anche fuori allenamento e di tanto) su una mulattiera irregolare con erba e lastroni di roccia, al sole.
Riprendo fiato sulla pista del fondovalle, raggiungendo agevolmente la cascata in 20 minuti.
Poco dopo la pista termina e comincia nuovamente una mulattiera irregolare con blocchi e lastroni di roccia: la fatica è mitigata dall'abetaia più o meno alternata a tratti al sole.
Raggiungo l'alpeggio posto a 1900 m e quello a 1990 m nel tempo previsto dalle guide. Bene.
E poi?
Manco un segnavia e sbaglio strada: quando mi accorgo mi ritrovo a dover scegliere di tornare indietro o effettuare un traverso nel dosso erboso sopra l'alpeggio, seguendo a volte tracce di pascolo. Ma il dosso sotto l'erba alta è tutt'altro che regolare. Pietre, torbiere, sorgenti con lastroni scivolosi, tane di marmotte tipo nutrie sugli argini del Po...
Transitando in una pietraia, appunto, rompo i coglioni ad un paio di marmotte: una emette i fischi, l'altra attraversa il mio cammino, mostrandomi il culo per pochi secondi, prima di scomparire nella tana. Sopra di me un paio di poiane.. ma un cazzo di nessuno sul percorso (almeno avrei trovato la traccia con i segnavia prima).
Purtroppo avevo timore di non riuscire agevolmente a tornare indietro in tempo per l'ultimo bus delle 18:30 ed è così che, trovato il segnavia, anche se mi mancava a naso meno di mezzora per raggiungere il primo dei laghi, sono ridisceso a valle. In realtà la traversata avventurosa a casa delle marmotte mi aveva spompato del tutto ed anche un discreto mal di piedi (c'era la discesa da fare poi) ha fatto il resto.
All'alpeggio ho visto dove ho sbagliato, ma sinceramente il mattone verniciato sull'ultima baita è poco visibile per chi sale: inoltre la traccia è veramente piccola e si fa fatica a scorgere se si è più in alto o se si perde.
Che sia un sentiero ad uso esclusivo di quelli dell'alpeggio per contrabbandare sigarette (visto che valica il confine e in pratica raggiunge l'autostrada)?
Avrei voluto fare più foto, ma purtroppo ero preoccupato da altro.
- Cascata Val Febbraro.JPG (286.88 KiB) Osservato 30188 volte
- vista verso valle
- borghetto di sopra.JPG (90.64 KiB) Osservato 30168 volte
- Si vede tornando (con un po' di zoom)
- Pizzo Stella.JPG (122.37 KiB) Osservato 30188 volte
Ci riproverò con la tenda, forse.. se le marmotte vorranno: magari potrei trovare la cascata più in forma come in questa foto presa dalla rete.
Odio i consigli non richiesti: so sbagliare da solo...
"...Drago Dragoone, con lo spadoone, io ti uccideròoo... io ti kill you!
"PERCHE' LA MUSICA SI ASCOLTA, NON CAMBIA GUARDANDOLA" (cit.)
"Lisander ha ragione" (cit.)
"Oooh... Oooh... Oooh... Foppapedretti... https://www.youtube.com/watch?v=gqTtz5zk2dE "
[i]Yamaha RGX 421pro (1992)/Ibanez ART120 (2009)/Storm LF1250 (2004)/Goya Rangemaster 105 w/tremolo (1967?)/ SX Classic Guitar (?)/ Eko Navajo 12 (1985)/ Storm PGB700 (2001)... e la batteria? Eh...