Registrare la batteria: premesse

Registrare la batteria é sicuramente una bella sfida per ogni fonico, figuriamoci per un semplice batterista...

Potresti aver comprato la batteria dei tuoi sogni, ed essere pieni di piatti, tom, octoban e anche orologi a cucù. Ti hanno magari invitato a incidere una tua performance da inviare oltreoceano, oppure vuoi fare un demo-cd della tua band, o più semplicemente stai registrando una cassetta del tuo nuovo gruppo, per vedere cosa viene fuori. La cosa, premetto, può sembrare abbastanza semplice, ma non lo è affatto. Questo é vero soprattutto se si pensa di riuscire ad ottenere, con un singolo microfono, una registrazione a livello professionale (poveri illusi...).

  • Innanzitutto, il punto di partenza indispensabile per avere una certa qualità, sta in una buona accordatura di tutto il set. Con una cassa rimbombante, o con un rullante che ronza, non si riuscirà mai ad avere una qualità sonora decente. Cambia le pelli, se é da molto che non lo fai. E ovviamente la batteria deve essere di buona qualità, cosí come i piatti...
  • In secondo luogo, ma questo penso sia scontato, quando si effettuano registrazioni "serie", bisogna usare il metronomo, strumento verso cui ogni batterista ha un rapporto di odio-amore. Usarne uno analogico (con la stecchetta metallica e il contrappeso scorrevole) è poco pratico, perché il ticchettio che produce viene facilmente coperto dall'alto volume dei pezzi della batteria, e quindi bisognerà tenere lo sguardo fisso su di esso (frustrante, se non impossibile). La cosa migliore è usarne uno digitale, con uscita per le cuffie (che dovranno essere quelle da studio, cioè con i padiglioni in gomma isolante, e amplificate - non quelle da walkman), oppure usare il "click" della tastiera (se suonate con un tastierista). Se registri su computer, sappi che la maggior parte dei programmi multitraccia ne ha uno incorporato, che potrai anche programmare per eventuali cambi di tempo e velocità durante il brano.
    Se non avete mai suonato col metronomo, potreste avere molti problemi la prima volta. Questo perché il batterista di solito é colui che porta il tempo e potrebbe trovarsi a disagio nel dover seguire un tempo esterno. Vi consiglio quindi di fare tantissime prove, nel vostro locale, mentre suonate con gli altri: suonate col metronomo, abituatevi a farlo PRIMA di spendere soldi in studio. Una volta che vi sarete abituati, lo ascolterete all'inizio del pezzo e poi non lo sentirete più: vorrà dire che sarete perfettamente a tempo con il il metronomo, e i suoi click/bip saranno coperti dai vostri colpi.
  • Altro consiglio da seguire prima di registrare (con qualsiasi strumentazione, nel proprio locale e soprattutto in studio) è quello di pianificare con assoluta precisione tutti i fills, i tempi, insomma tutte le parti da suonare. Bisognerà quindi avere una totale familiarità con il pezzo, ed evitare di lasciare gli ultimi ritocchi in fase di registrazione, dove il tempo è sempre poco (e, in studio, MOLTO costoso). Se è vero che molti gruppi seri preferiscono fare gli ultimi ritocchi (e non solo) in studio -tanto la registrazione la paga la casa discografica-, questo non è preferibile per i comuni mortali, se si considera anche l'inevitabile pressione psicologica a cui si è sottoposti nelle prime registrazioni.
  • Un' ultima condizione necessaria per ottenere una certa quadratura e uniformità di tutto il pezzo è una scrupolosissima attenzione alle dinamiche (cioè l'intensità, il volume dei colpi). Se si escludono quindi volontari crescendo e diminuendo (da eseguire però decentemente), bisogna fare attenzione a dare la stessa intensità a tutti i colpi nell'ambito della stessa parte. Questo, insieme alla precisione nel seguire il tempo, è un traguardo (troppo spesso sottovalutato) molto difficile da ottenere, e che richiede anni di esperienza.

Ricapitolando:

  • accordatura perfetta
  • suonare col metronomo
  • conoscenza totale del pezzo
  • precisione assoluta nei volumi
È bene innanzitutto dire che nelle registrazioni in studio vengono usati, in genere: 1 microfono per ogni tom/timpano; 1/2 microfoni per la cassa; 1/2 microfoni per il rullante; 2 microfoni panoramici, spesso un microfono per i charleston ed eventualmente microfoni addizionali per certe percussioni. È ovvio che un simile numero di microfoni comporta una spesa elevata (per la loro, necessaria, qualità, e per il numero di canali di cui il mixer deve disporre). In una sala d'incisione, poi, al mixer sono collegati rack di processori di segnale, quali compressori, gate, riverberi: è ovvio che la maggior parte degli amanti dello strumento non può permettersi tali acquisti; è quindi bene cercare di capire come sfruttare al massimo la propria strumentazione, qualunque essa sia.

ASCOLTARSI MENTRE SI SUONA

Una cosa spesso sottovalutata quando si registra é un giusto equilibrio tra il volume dello strumento che si sta registrando ed il metronomo. Questa é una condizione indispensabile per essere a proprio agio durante la registrazione e per fare buoni "take". Nel nostro caso: la batteria produce un volume elevato (chiedete ai vostri vicini di casa se é vero...), quindi anche il metronomo dovrebbe essere ad un volume elevato. Se il metronomo risulta basso, non si riesce a suonare a tempo nei passaggi a volume più alto, in quanto viene coperto dalla batteria. Ma é vero anche il contrario: se vi mettete un paio di cuffie molto isolanti, in modo da ascoltare bene il metronomo, potreste avere difficoltà ad ascoltarvi mentre suonate. Questa situazione é bruttissima, é come suonare con dei tappi di cotone nei timpani, e diventa molto difficile suonare bene, anche parti semplici: non riuscirete a sentire i colpi, non si rispetteranno i volumi, e la registrazione ne risentirà. Le strade da seguire sono due:

  • massimo isolamento: si ottiene con un paio di cuffie chiuse professionali, amplificate con apposito ampli per cuffia. Dovete mandarvi in cuffia il metronomo, ovviamente, e (indispensabile), la batteria microfonata. Eh sí, perché se le cuffie sono isolanti il suono dall'esterno entra nei padiglioni in minima parte, quindi dovete monitorare con le cuffie, mediante un mixer (se ha le mandate ausiliarie é meglio perché potrete regolarvi i volumi indipendentemente dai volumi di registrazione), oppure mediante la scheda audio (attenzione alla latenza se si lavora con scheda non proprio professionale...).
  • isolamento zero: se non si dispone di cuffiona + amplificatore apposito, la soluzione migliore, anche da un punto di vista economico, é quella di usare semplicemente un paio di auricolari e basta. Non storcete il naso, funziona più di quanto si possa credere. Se gli auricolari sono decenti, ben indossati, e il volume di uscita del metronomo/computer/scheda audio é adeguato, riuscirete a sentire il metronomo, e, cosa molto importante, ascolterete direttamente il suono della batteria (in quanto non avrete le orecchie isolate dall'esterno), con tutti i vantaggi che ne conseguono. Vi consiglio vivamente di provare questa seconda strada: io non riuscivo a suonare bene con delle cuffie (AKG 141), probabilmente perché non amplificate a sufficienza. Ho provato a mettere un paio di auricolari discreti, e riuscivo a sentire bene il click e contemporaneamente la batteria. Il miglioramento nelle registrazioni é stato davvero notevole.

Attenzione in entrambi i casi (e ovviamente soprattutto nel secondo) a verificare se dai panoramici si sente il metronomo che fuoriesce da cuffie/auricolari. Finché ciò avvenga in minima parte, non vi preoccupate più di tanto: sicuramente sarà coperto in seguito quando aggiungerete gli altri strumenti. Se però il volume captato dai panoramici risultasse eccessivo, prendete provvedimenti: alzate di altezza i microfoni o abbassate il metronomo alla soglia di udibilità in rapporto al volume del pezzo da registrare.
Per finire: se avete la possibilità di scegliere che suono usare come metronomo, scegliete un suono di campanaccio sui quarti, abbinato magari a un fischio a inizio battuta (o ad un campanaccio più acuto): é la combinazione più usata da molti batteristi, probabilmente perché spacca meno i timpani di un classico bip, ma si sente molto chiaramente quando si suona.

REGISTRARE LA BATTERIA


PREMESSE

I MICROFONI

USO DEI MICROFONI

PRESA DIRETTA

PROCESSORI ED EQ

MIXAGGIO 1

MIXAGGIO 2

MIXAGGIO 3

IL BASSO


UTENTE


Login:

Nome utente:

Password:

login automatico: