Davvero ottimo lavoro; ho approfittato del pomeriggio a casa (malato..) per riascoltarmi più volte il pezzo (con cuffie Audio-Technica ATH-M50). Pensa che mi sono iscritto su Spotify perché ero davvero curioso di sentire tutto l'album; conoscevo quella piattaforma, ma sul sito hanno da poco rilasciato la build (non ufficiale) per Linux e anche per questo mi sembrava un buon motivo per l'installazione.
Dopo poc ho controllato le vostre date per vedere se passavate dall'Emilia o dalla Toscana e ho letto che questo si tratta del vostro ultimo album. Mi dispiace, le idee e le intenzioni le ho percepite tantissimo, ho sentito vibrazioni rock, passione e tanta voglia di volume, oltre che gran tiro e bei suoni. Non credo di sbagliarmi a questo proposito, la musica SUONATA raramente sbaglia, ma immagino ci saranno altri motivi che vi hanno spinto a separarvi.
Sono un amante di Paiste, e sento i tuoi piatti invece carenti nel pezzo; forse per colpa del loro grande volume è stato necessario abbassarli un poco, ma forse sono diventati troppo bassi. Sento anche cassa e rullante un poco snaturati; nel senso che come riferimento sonoro ho il sample flat che avevi fatto della batteria (ascoltabile sempre nel primo post del topic), e il Supra ha forse troppo effetto. Il grande vantaggio del Supra è che ha un suono già perfettamente equalizzato, non ha bisogno di altro, magari un poco di compressione per dargli un aiutino, ma niente altro; ecco, mi pare che gli abbiate dato troppo aiuto e abbia un poco perso la sua firma. Anche la cassa la sento poco "Ludwig"; bel suono, ma la sento meno "grossa" e "ciccia" rispetto alla registrazione che ne avevi fatto, in cui le caratteristiche della Classic Maple sono chiare e peculiari. La cassa CM 26x14 suona così, non ce n'è, è la sua bellezza e unicità e nel momento in cui la perdo, mi dispiace. Sull'intro di “3d” invece eccola che ritorna, è lei, per forza! Anche il basso avrebbe avuto bisogno di essere un poco ingrossato per dare maggiore rilievo al suo lavoro sotto, che invece passa in secondo piano, per quanto fondamentale a dare calore e struttura (in “A little bit stronger” lo sento già più graffiante e presente). Ti sto riportando il mio personale parere, ovvio.
I miei giudizi sono dati anche in relazione ad eventuali riferimenti che ho in mente sulla tua impostazione sonora, come The Dead Weather (
http://www.youtube.com/watch?v=MYWdRpM6Tp8 ), The Raconteurs o The Parlor Mob (
http://www.youtube.com/watch?v=zKGHzzgZcQ4 ).
Augusto, è facile dire 26", ma poi non è così facile suonarla, soprattutto live, perché il suo suono può risultare impastato e poco presente se non si ha abbastanza gamba. Bisogna farci il piede e l'abitudine sotto vari punti di vista; la 24" è molto più simile alla 22" con quel qualcosa in più che la 22” non ha. Da 26" in su è tutta un'altra storia. Considera anche che la Catalina credo sia una delle peggiori batterie che abbia mai provato; tanto fumo e niente arrosto.. E' una batteria tutta nome ed immagine, ma poi quando la si suona ci si rende conto di aver speso tanti soldi per leggere sul badge Gretsch, inutilmente. Se si vuole fare rock potente, ci si può riuscire benissimo anche con una 20", anzi avrai molto più controllo del suono e tanta botta; non a caso leggo di tanti che rimangono stupiti del risultato di queste casse. Certo, una 26" è tutt'altra ciccia e un altro suono. Credo che la scelta della cassa dipenda tantissimo da noi, dal contesto sonoro in cui suoniamo (ambiente, microfoni..) e dal nostro modo di suonare.
Rock'n'Roll!