Pippo ha scritto: per tenere vivo il groove.
La ricetta è semplice: suonare in modo misurato, non esagerare mai, evitare i fill a tutti i costi. Insomma, suonare solo lo stretto indispensabile, ma suonarlo il meglio possibile.
vit vit ha scritto:l'essenziale ma solo quello,e nient'altro esiste.
Pippo ha scritto:. Ora, pagare bei soldoni per Baglioni è sinceramente troppo,....., solita roba baglioniana...
raffaele ha scritto:
Rossi, Ligabue, litfiba meglio andare a zappare che ridursi a suonare quella roba lì.Magari vasco anche anche, ma liga, Litfiba e roba simile ,
Franco ha scritto:raffaele ha scritto:
Rossi, Ligabue, litfiba meglio andare a zappare che ridursi a suonare quella roba lì.Magari vasco anche anche, ma liga, Litfiba e roba simile ,
Il tuo assunto mi sembra assai ridicolo
Almeno il 98% ( tolti te e vit ) si bacerebbe i gomiti per suonare con quelli che hai teste' citato!!!
vit vit ha scritto:Bumbato tu da bassista cosa ne penseresti se il tuo ruolo durante TUTTE le canzoni consisterebbe nel suonare SEMPRE LE STESSE note con la stessa intensita' intenzione e dinamica,ripetute ciclicamente per tutta la durata del brano
bumbato ha scritto:è ovvio che per crescere musicalmente non si deve seguire solo questa strada ma per darci dentro di grove è una bella pulizia mentale.
bumbato ha scritto:è ovvio quindi che c'è anche qualcosa che ci sfugge (probabilmente l'effetto ipnotico/ripetitivo che ha la ripetitività nell'umano, che pensa forse di riprodurla in serie, a loop, ma inevitabilmente ogni loop è diverso e giusto per l'umano sentire, tanto da corrispondere di più al senso del groove (o dell'uguale ) rispetto a tutti gli uguali loop di una d-machine. e non chiedetemi cosa volevo dire che non ci capisco più un c. neanche io.
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