Lisander ha scritto:Esattamente. Ho anche io lo stesso problema (anzi, avrei, se avessi i soldi per ricomprarmela la batteria... pazientiamo come sto facendo da anni, va'... anche Vit ha venduto e spero presto ricomprerà)
Dipende dalla fascia a cui ti orienti, ma generalmente nella decade 1985/1995 venivano usate batterie almeno con misura standard, nel metal poi le misure power ed oltre erano la normalità.
Come già anticipato in fascia economica/media Tama Rockstar/Pearl Export/Premier APK/Mapex Mars, Yamaha Stage Custom/Tama Rockstar Pro/Pearl World/Premier XPK*/Mapex Mars Pro/Mapex Saturn II, in fascia professionale Pearl DX/DLX, SX/SLX, CZX... Tama Artstar/Granstar/prime Starclassic/Mapex Orion/Mapex Saturn III (qua però siamo già intorno al 2000 e niente fusti extra power deep , però suona bene). Le Yamaha anni 80 le trovavi sia in misura power che standard (Power stage, Power Recording, Power Tour).
Con portafogli a fisarmonica ci sono le Ludwig ovviamente (vedi quella di Roger Taylor nel live di Montreal 1981) e se Cavalera nel live Under Siege usava una Sonor con tom inclinati all'inverosimile sicuramente Hyper drive non era... E' più il periodo che detta le dimensioni, che non la reale esigenza dei batteristi: gran parte è moda, un po' è furbizia (da un tom X-tras size ne saltano fuori due Hyper Drive... ops...).
Se hai in mente la tipica batteria di Lars della fine degli anni 80, quella è una Granstar (se custom o meno non ricordo). Potresti ricrearne l'aspetto con una Rockstar Pro dello stesso periodo; i legni sono meno pregiati della sorella maggiore, ma è ugualmente un carrarmato come le batterie professionali dell'epoca (e pesa sia per lo spessore dei fusti, che per le meccaniche impiegate, specie nelle versioni con blocchetti a tutto fusto - e sulla cassa sono 10). Lombardo la usava prima di quella postata da Vit (e nel video Season in the abyss dovrebbe essere quella).
Se sei "esagerato" cercati una HiPercussion Biturbo
Per ogni link (se possibile) ai cataloghi di ciò che ti interessa, chiedi pure.
Lisander ha scritto:Tom da 6... mah... francamente penso di averli visti solo nella batteria di Nicko McBrain, che tra l'altro usa una sonor custom su misura mi pare in faggio. Monta tom "square" size ad eccezione del 6 che è profondo 8 pollici.
Se la tua batteria riprende l'idea della cassa singola con 4 tom, le più comuni batterie che ho visto anche su mercatino musicale sono le vecchie Pearl Export e le Premier APK/XPK. Entrambe avevano opzionale la coppia tom 8/10 su asta a parte, facilmente reperibile. Le export erano anche vendute in configurazione 7 pezzi 10/12/13/14/16ft. Trattandosi di usato ovviamente si trova di tutto.
Ah... piccola precisazione sui legni. Premier APK/XPK, tama rockstar, Mapex Mars/Mars pro/Saturn II/Yamaha Stage Custom... di base il legno usato è Lauan a.k.a. Mogano Filippino a.k.a. Merranti. Cambiano gli strati esterni laccati o lo strato interno (betulla, tiglio, faggio, acero...), ma di base la batteria è in Lauan. Se ti dicono che ti vendono una tama rockstar in acero o betulla è una baggianata colossale, poichè o è Lauan + tiglio o Lauan + faggio. Allo stesso modo se ti dicono "Batteria in mogano", fra queste, di sicuro Mogano Africano non è.
Comunque tu cerca, poi vediamo.
@potter: l'Artstar con i suoi fusti spessi e i blocchetti a tutto fusto ancora più grandi della Rockstar fa troppo metal anche solo a guardarla. Idem le Ludwig LC LS (non sono molto esperto su tale marchio, a me sempre inarrivabile, ma che non disdegnerei affatto) di quel periodo erano proposte anche con le misure extra power.
Tuttavia almeno fino al 2011 la classic maple aveva in catalogo anche i fusti profondi (poi non lo so).
Lisander ha scritto:Rototom?
La penso come te se devi usarli come inizio della rullata sui tom.
Personalmente non ne ho mai avuti ed anzi, talvolta usavo tendere maggiormente la pelle del tom da 10 per usarlo in parte come percussione (un po' influenzato dal Roger Taylor del 1981 nella VHS che ho sempre avuto in casa).
Quanto al rullante di Cavalera, quello penso fosse il classico rullante "Scott Burns" che potresti ritrovare anche in parte nel primo album dei Deicide. Sinceramente ignoro cosa sia, anche nel marchio: Igor usava una sonor in Arise, la mapex in Chaos A.D., ma prima non saprei.
Presumo possa essere anche un tamburo da 8" con una pelle almeno tipo emperor, se anche in sede live utilizzava lo stesso setup. Se hai la versione di Beneath con i bonus, ci sono due tracce (Inner Self e Mass Hypnosis) in cui gli effetti sulla batteria non sono ancora stati aggiunti ed il suono sembrerebbe effettivamente piuttosto secco, da pelle spessa e sordinata e niente coda. Non saprei però se si possa trattare di un rullante in metallo o meno, nello specifico. Dai live parrebbe di sì. Idem se penso a quando con le pelli nuove le prime accordature che sperimentavo sul tama 14x6.5 erano decisamente basse e il suono secco, con cordiera presente, ma ferma e ben tirata (però usavo le ambassador sabbiate e se non venivano gradite ai più usavo delle accordature differenti, in ultima - undici anni fa - una roba tipo rullante nu-metal simil st. anger... lasciamo perdere). Preferirei di gran lunga suonare quello che sta suonando lui...
Tra l'altro con il fratello ultimamente sta suonando proprio i vecchi successi di quel periodo. Max andrebbe bene a fare il pirata barbanera... comunque, direi che se la cavano ancora molto bene.
https://www.youtube.com/watch?v=awDqd0UN6vE
Lisander ha scritto:Bravo: anche io sbirciavo sul filmato del live di barcellona, però ignoro se la pelle risonante sia tipo una ambassador (o equivalente aquarian, che mi pare usasse) o diplomat hazy o altro ancora. In teoria più è sottile, meno coda hai... poi anche il discorso cordiera, che non ho mai approfondito più di tanto avendo avuto solo quelle in dotazione ai rullanti posseduti (uno scrauso con 6 tiranti anonimo ed il tama rockstar).
Mah... le batterie sai... basta un quadrato di cartaigienica più grande o più piccolo e cambia tutto, anche più che dire Mesa Dual Rectifier Alti a 10, medi a 2, bassi a 9, presenza 2 etc etc... di solito si fa "ecco, lascia così che suona bene!" mentre forse in studio avrebbe senso avere dietro il tension watch e riportarsi tutto per benino come quando ti crei le patch sul multieffetto ed hai paura di perdere i parametri in caso di sovrascrittura accidentale.
Lisander ha scritto:Di norma più è spessa la pelle e più ha sustain, più è sottile e il suono si ferma prima (a parità di accordatura).
Non è detto che tu abbia fatto un errore. Usare una pelle più spessa come risonante dovrebbe sicuramente scurire il suono ed evitare qualche armonico indesiderato in più oltre a rendere il tamburo un po' meno "sensibile". Però per me l'equilibrio giusto ce l'ha la 300 (ci ho montato anche una diplomat normale, per risparmiare i soldi di una pelle in periodo di magrissima, e l'unico suono che veniva fuori era ad accordatura alta con pure un poco di "tann tann". Quella fu una mezza cazzata ).
Sinceramente sull'idea di rullante da metal, scuro e potente, ognuno ha la sua: chi consiglia ottone (ma se poi lo ammazzi con la pelle sbagliata che senso ha?), chi il rame, chi l'alluminio (martellati o meno), chi l'acero, chi il castagno... e poi i rullanti artigianali fatti apposta (e sinceramente qui forse è quasi più una scienza esatta: un buon artigiano riesce a crearti la miscela adatta come un alchimista). Sono d'accordo solo per la profondità. Personalmente credo che un buon acciaio dal 6.5 in su, lo si possa considerare comunque adatto.
Hai la pinstripe sabbiata o meno?
Lisander ha scritto:@potter: l'Artstar con i suoi fusti spessi e i blocchetti a tutto fusto ancora più grandi della Rockstar fa troppo metal anche solo a guardarla. Idem le Ludwig LC LS (non sono molto esperto su tale marchio, a me sempre inarrivabile, ma che non disdegnerei affatto) di quel periodo erano proposte anche con le misure extra power.
deadoomgrind ha scritto:
nono clear, odio le pelli sabbiate...inoltre odio pure le pinstripe tranne su rullo e timpano; per ora sui tom uso solo emperor e CS, tutto rigorosamente CLEAR! mi ispirano però le emperor ebony.
Lisander ha scritto:deadoomgrind ha scritto:
nono clear, odio le pelli sabbiate...inoltre odio pure le pinstripe tranne su rullo e timpano; per ora sui tom uso solo emperor e CS, tutto rigorosamente CLEAR! mi ispirano però le emperor ebony.
Le pinstripe le userei (e le ho usate) sul pioppo economico e via per comodità, ma sul misto lauan e la betulla assolutamente no. Riguardo acero... ho suonato su delle drumsound con delle pinstripe e va beh... facciamocela andare (sul timpano, ma meno sui tom, specie se piccoli); onestamente, male non suonava, ma secondo me c'era poco spazio per sfruttare suoni a dinamiche differenti. Pur non essendo un fine esecutore, il mio tom ideale deve suonare bello pieno, ma se pesto deve aprirsi un po' il suono (in soldoni da tOumm a tAumm..) e soprattutto devo avere l'attacco che solo la clear restituisce. Insomma, deve sentirsi se cambio intensità: con le pinstripe invece è tutto un po' compresso, mettiamo così. Trovi la nota giusta e il tamburo suona, ma "esagerando" direi che si ha a disposizione un solo suono. A volte è comodo, a volte limitante. Ecco perchè sul rullante sono sempre stato restio a mettere pelli molto spesse. E lasciamo stare l'esperimento dovuto ai fondi inesistenti per la batteria in quel periodo... culminato poi con la vendita... Dopo anni ho comprato due chitarre usate economiche (yamaha rgx 421 pro ed un'Ibanez ART 120), ma la batteria ancora no per motivazioni miste "paura di spendere e poi servono soldi per altro", "paura di spendere male" (evitando di prendere in considerazione tutto quello al di sotto di ROckstar, Export e simili) e soldi che effettivamente servono per altro (spese condominiali aumentate di 650 euro per manutenzioni varie e mezza batteria se ne va...).
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