nikman ha scritto:Sono d'accordo con Lollo.
Ma questo è solo uno degli aspetti del problema.
La verità è che chi ci governa non ha la più pallida idea di cosa stia combinando purtroppo.
Chiudere i teatri, i concerti, vuol dire essere incapaci di gestirli, quindi si passa alla soluzione più semplice, si chiude.
Vorrei anche capire cosa cambia tra l'andare in un ristorante a pranzo o andarci a cena..
Lo spettro peggiore si sta rivelando, se prima erano i social a farci isolare dagli altri ora questa pandemia ha definitivamente introdotto un nuovo stile di vita, nel quale, ognuno, deve stare quanto più possibile da solo ed isolato dal mondo esterno.
Classiche rimostranze
Preferisci forse una chiusura totale e di forza?
La chiusura ad un tot orario servirebbe per MINIMIZZARE, SENSIBILIZZARE, FARE CAPIRE senza impattare TROPPO sul normale commercio, ma ovviamente, strumentalmente ci si lamenta per che in poche ore si perde 80% del fatturato.
Ovviamente ci si lamenta per convenienza.
Cultura musicale ne ho vista solo nell1% delle proposte, forse la si confonde col numero di birre vendute.Personalmente sono più di venti anni che vedo calare le proposte "culturali" In favore del facile guadagno... Di cosa vi stupite?
Personalmente non voto dal 2005 ma potevo ritenermi di sinistra quindi in qualche modo affine al governo attuale: che proposte ci sono per preservare la salute pubblica ed al contempo economica? Qualcuno le ha disponibili? Possibile che nel resto del mondo non ci siano genialità in grado di evitare la chiusura di attività commerciali che favoriscono la circolazione di persone?
(Ricordiamo la densità abitativa dell'Italia, please)
Ora sono in Portogallo e da diversi mesi vige la regola del divieto di alcolici dopo le 20:00 per esempio.
Ci si lamenta? No è una norma per MINIMIZZARE gli assembramenti, le movide, le sbevazzate al parco.
Il coglione di turno obbiettera' che basta comprarsele 1 ora prima e fanculo tutti......come spesso leggo è vedo online, magari da gente adulta e vaccinata(come si suol dire)
.