Live report: Spyro Gyra
Blue Note, Milano, 17 marzo 2015
Con oltre 10 milioni di album venduti e appena oltrepassati i 40 anni di attività, gli
Spyro Gyra sono una band da record nel panorama della
fusion.
Fondata alla metà degli anni '70 a Buffalo, la formazione è guidata ancora dal dal suo fondatore, l'altoista
Jay Beckenstein.
Gli Spyro Gyra possono permettersi il lusso di attingere da un repertorio sconfinato, con una trentina di dischi all'attivo.
Beckenstein ha condiviso la direzione della band (il cui nome deriva da un'alga) con il pianista Jeremy Wall fino alla fine degli anni '80.
In seguito, pur tra molti cambi di formazione, ha saputo mantenere la coerenza di uno stile che amalgama rhythm'n'blues e suoni etnici, pur lasciando spazio ad improvvisazioni di matrice jazzistica: un jazz-fusion elettrico con influenze caraibiche.
Ma veniamo allo show di ieri sera. Sul palco:
- Jay Beckenstein - sax
- Scott Ambush - bass
- Tom Schuman - keys
- Julio Fernandez - guitar
- Lee Pearson - drums
I cinque hanno dato vita a 80 minuti di puro divertimento con alcuni dei loro capolavori:
Morning e
De La Luz, suonati in maniera sanguigna e convincente dal chitarista cubano Julio Fernandez, applauditissimo.
A seguire
I Believe in You,
Good to Go Go,
After the Storm,
Cachaca e
Island Time.
Bis finali
Funkyard Dog ed
Encore.
Band da catturare dal vivo dove ogni singolo componente cesella la propria parte nell'ottica della musica d'insieme.
Live report di Francesco Giuffrida